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Last tune to London! Wandervogel, ad agosto la tournée londinese

Direzione La city per il dj triestino protagonista delle serate più esclusive dell’alto Adriatico: le date dove ascoltarlo in FVG, aneddoti e curiosità nell’intervista

Massi Boscarol

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Dj Wandervogel durante una sua performance. Foto: ©Roberto Lisjak

TRIESTE, LONDRA – Londra è dove nasce la musica da club, la città che partorisce tutte le mode musicali, dove i bmp e i megahertz sono sempre quelli giusti. Ed è per questo anche un punto di arrivo. Enorme pertanto la soddisfazione del “nostro” Wandervogel, nome d’arte di Roberto Lisjak, dj e producer di Trieste, non nuovo di certo nell’affacciarsi alla scena internazionale.

“Il tour nella capitale inglese nasce dall’iniziativa di un collega italiano che vive e lavora lì da diversi anni, che ha acquistato una mia produzione intitolata Colpo Grosso, e colpito dal sound della medesima ha organizzato una serie di date tra listening bar, radio e club il prossimo agosto” ci racconta il nostro ospite.

Dj e produttore s’accennava, collezionista di vinili (scollinato da tempo quota diecimila!), grande ricercatore di sonorità, non mancano aneddoti, curiosità, episodi extra ordinari nella sua carriera. Come quando incontra Daddy G dei Massive Attack (per chi non lo sapesse ancora il 24 giugno dal vivo a Gorizia!) durante il warm up per una sua performance in quel di Udine. “Ad un certo punto arriva in consolle con aria più che decisa” intercala W “ferma il disco che sto suonando – mettendoci proprio sopra il dito! – e dichiara con fare baldanzoso a mo’ di Bridge – vendimelo! (in inglese)”.

Pausa teatrale, per citare una locuzione che oggidì va di moda anche in politica, pathos e il nostro (eroe) replica con un fermo – no! No, perchè come ci spiega e gli spiega, ai dischi bisogna arrivarci, facendo un percorso. “Non l’ho visto e ho detto mio quando l’ho incrociato sulla mia strada, pertanto non posso darti la mia copia” rincara “perché perderebbe il valore della ricerca… ma posso aiutarti a trovarne una copia!” Seguono indicazioni al manager su come recuperarlo per uno storytelling che rimarrà ai posteri.

Capitolo scoperte ai mercatini, sottotitolo last train to London: “anni fa ero a quello di Greenwich dove, come in pratica in tutti i mercatini che si rispettino, puoi acquistare i dischi ma naturalmente non hai la possibilità di ascoltarli!” snocciola questa curiosità filosofica ancora Wandervogel. “E mi colpisce un vinile intitolato Brasilia. Per un pound lo compro” decide, che poi si rivela un un disco stupendo, passato nelle serate per anni. “Proprio a Trieste, un signore verso la settantina, mi si avvicina” entra nel vivo il racconto con uno salto spazio tempo in una delle serata della movida triestina “chiedendomi numi sul medesimo in ascolto. “Perchè lo conosco, mi suona familiare” aggiunge. 

Replica la verità Roberto, ovvero che ne ignori l’autore. Scatta la curiosità, si va in un database enorme che raccoglie file su uscite discografiche e scopre che Yosaku, così si chiama colui che firma questo re-edit, sia un giapponese che vive a San Francisco, il quale dal canto suo rimbalza che la traccia è una rivisitazione di un famoso jazzista italiano degli anni cinquanta. 

Ed ecco perchè all’avventore suonasse familiare. Lo Sherlock Holmes dei 45 e dei 33 certo non si ferma ed è battagliero far ascoltare il brano ai dinosauri locali e non della musica in controtempo finchè uno di questi… “certo che è italiano, anzi ti dirò di più… è triestino!” Trattasi di Amedeo Tommasi, uno dei più grandi pianisti italiani, uno che accompagnava Chet Baker, tanto per fare un nome. Trieste, Londra, Giappone, San Francisco e il ritorno a Trieste: come viaggia la musica!

Tornando a noi, dal 20 giugno appuntamento fisso tutti i venerdì sera alla Cicchetteria La Risorta di Muggia, domenica 22 giugno e 3 agosto per l’aperitivo più affascinante del golfo a Le Ginestre (ss costiera), il 2 luglio al Bastione del Castello di San Giusto e il 19 dello stesso mese per il Vintage Boat Tour a Pirano (live a bordo di un antico veliero!). Queste le principali date imminenti in zona prima di approdare nella City, si diceva “dove le scalette saranno improntate naturalmente sulle mie produzioni, re-edit in chiave dance di brani di musica leggera italiana più o meno conosciuti.” Quando si dice il fascino della musica italiana all’estero. And now, tutti a Londra!

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