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Rinasce Palazzo Fantoni a Gemona: memoria, architettura e servizi per il futuro del territorio
Riapre a Gemona Palazzo Fantoni: sede di Scienze Motorie dell’Università di Udine e, a breve, di Centro per l’impiego e Archivio del terremoto. Un partenariato pubblico-privato che unisce memoria e sviluppo del territorio

Rinasce Palazzo Fantoni (già Palazzo Scarpa, ex sede della Banca Popolare del Friuli), riaprendo come struttura polifunzionale al servizio della comunità. L’edificio — progettato dall’architetto Carlo Scarpa e completato da Luciano Gemin — diventa oggi un ponte tra memoria e futuro per Gemona del Friuli e per tutto il Friuli-Venezia Giulia.
Un progetto che unisce memoria e sviluppo
La riqualificazione restituisce alla città un luogo simbolico della ricostruzione post-sisma 1976, trasformandolo in centro di formazione e servizi. Come sottolineato dal governatore Massimiliano Fedriga, il palazzo è “una struttura viva” pensata per studenti, lavoratori e cittadini, capace di tenere insieme valenza architettonica, identità storica e utilità pubblica.

L’intervento del governatore Massimiliano Fedriga
Università di Udine protagonista con Scienze Motorie in sede
Fin da questo anno accademico l’Università di Udine attiverà a Palazzo Fantoni il corso di laurea in Scienze Motorie, ampliando l’offerta formativa in Alto Friuli e creando nuove opportunità per i giovani che scelgono di restare o rientrare sul territorio.
Servizi in arrivo: Centro per l’impiego e Archivio del terremoto
Con il completamento dei lotti 2 e 3, la struttura sarà ulteriormente potenziata con un Centro per l’impiego, nuovo presidio per l’orientamento e l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e l’Archivio del terremoto, luogo di tutela della memoria e di ricerca, a disposizione di studiosi, scuole e cittadini.
Investimenti e partenariato: le cifre chiave
Il progetto è un modello virtuoso di collaborazione pubblico-privato:
- 1,5 milioni di euro: contributo Regione per l’acquisto dell’immobile da parte del Comune di Gemona del Friuli;
- 1 milione di euro: contributo del Gruppo Fantoni per l’adeguamento degli spazi alle nuove finalità educative;
- 1,05 milioni di euro: risorse Regione + Stato per il Centro per l’impiego;
- 1,8 milioni di euro: fondi Regione per l’Archivio del terremoto.
Si tratta di una primissima operazione di partenariato pubblico-privato sul territorio, indicata dall’assessore Barbara Zilli come strumento replicabile nelle future manovre regionali.
L’eredità di Marco Fantoni e la lezione di Carlo Scarpa
L’intitolazione a Marco Fantoni — “capitano d’industria” che sostenne la rinascita dopo il 1976 — riconosce il ruolo dell’imprenditoria radicata nel territorio. L’opera porta la firma ideale di Carlo Scarpa, testimonianza di grande architettura moderna capace di valorizzare il contesto e di rigenerare asset storici con funzioni contemporanee.
I protagonisti istituzionali
All’inaugurazione erano presenti, oltre al governatore Massimiliano Fedriga, gli assessori regionali Riccardo Riccardi e Barbara Zilli, il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini, il rettore uscente dell’Università di Udine Roberto Pinton, il sindaco Roberto Revelant, e Giovanni e Paolo Fantoni. Una rete istituzionale compatta che conferma l’obiettivo: mettere al centro la comunità con infrastrutture utili, belle e sostenibili.
Verso il 50° del sisma: un simbolo che parla alle nuove generazioni
A pochi mesi dal cinquantesimo anniversario del terremoto del 1976, Palazzo Fantoni diventa luogo di educazione civica e memoria attiva. Un segnale concreto di come il Friuli-Venezia Giulia sappia trasformare le difficoltà in crescita, investendo in formazione, lavoro e cultura della prevenzione.
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