Cronaca & Attualità
Aggredito il giornalista Rai Maurizio Mervar a Ronchi: condanna unanime della politica
Aggredito il giornalista Rai Maurizio Mervar a Ronchi dei Legionari: sdegno bipartisan per l’attacco durante la manifestazione davanti alla Leonardo

Un episodio grave ha scosso Ronchi dei Legionari nel pomeriggio di ieri, quando il giornalista della Rai regionale Maurizio Mervar è stato oggetto di una aggressione fisica e verbale. L’episodio è avvenuto nel corso della manifestazione davanti allo stabilimento della Leonardo, che ha visto la partecipazione di circa 500 persone tra associazioni, sindacati, partiti, movimenti e cittadini.
Nel suo servizio pubblicato sul sito del Tgr Friuli Venezia Giulia, Mervar ha raccontato di essere stato accerchiato da “uno sparuto gruppo di esagitati” che lo avrebbe bloccato fisicamente con atteggiamenti intimidatori, minacce e insulti, impedendogli di raggiungere e filmare il comizio conclusivo.
Le reazioni del centrodestra
L’aggressione ha immediatamente suscitato reazioni di sdegno e solidarietà. Dal fronte di Fratelli d’Italia è intervenuto il deputato e coordinatore regionale Walter Rizzetto, che ha ribadito: “I giornalisti hanno il diritto e il dovere di informare. Il diritto di cronaca e la libertà di stampa devono essere sempre garantiti e tutelati”.
Parole dure anche dalla senatrice Francesca Tubetti, presidente provinciale di FdI a Gorizia, che ha definito l’episodio “la dimostrazione di come certi cortei ‘pacifisti’ nascondano invece odio, violenza e intolleranza”. Tubetti ha evidenziato come Mervar sia stato accusato ingiustamente di essere un “servo del sionismo” mentre stava semplicemente svolgendo il proprio lavoro.
Le condanne del centrosinistra
Dal Partito Democratico è arrivata una condanna altrettanto netta. La deputata Debora Serracchiani ha dichiarato: “La difesa della libertà e dell’incolumità dei giornalisti è un presupposto del rispetto dei diritti fondamentali. Attacchi come quello avvenuto a Ronchi sono inaccettabili e devono essere stigmatizzati. Il passo dalla divergenza di opinioni allo scontro fisico ha implicazioni gravissime e deve essere evitato a ogni costo”.
Sulla stessa linea la segretaria del Pd triestino, Maria Luisa Paglia, che ha ricordato come “colpire un cronista mentre esercita il proprio lavoro significa colpire il diritto di cronaca e, con esso, la libertà di stampa sancita dalla Costituzione”. Paglia ha inoltre auspicato che le autorità competenti facciano rapidamente chiarezza e identifichino i responsabili.
Libertà di stampa sotto attacco
La vicenda accaduta a Ronchi dei Legionari pone nuovamente l’attenzione sul ruolo dei giornalisti e sul diritto di cronaca, un pilastro della democrazia che non può essere messo in discussione da episodi di violenza e intimidazione.
Dalla politica, a livello locale, regionale e nazionale, è arrivata una condanna trasversale che ribadisce l’importanza di tutelare chi ogni giorno informa i cittadini. Solidarietà è stata espressa al cronista e alla redazione della Rai, con l’auspicio che simili episodi non si ripetano più.
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