Cronaca & Attualità
Escursionista piemontese smarrita: lieto fine in Valcellina
Escursionista dispersa sopra Andreis salvata dal Soccorso Alpino di Maniago: intervento via terra ed elisoccorso

È stata una mattinata di intensa attività per la stazione di Maniago del Soccorso Alpino, chiamata a intervenire in favore di una giovane escursionista originaria di Cuneo. La ragazza, impegnata in un trekking di più giorni con tenda al seguito, si è persa in una zona boschiva e impervia. A lanciare l’allarme, tra le 8:30 e le 10:30, sono stati i genitori, preoccupati per la sua assenza prolungata.
L’attivazione dei soccorsi
Il primo contatto è arrivato dai colleghi del Soccorso Alpino del Piemonte, subito allertati dai familiari. La segnalazione è stata girata alla squadra friulana, che ha attivato le procedure di emergenza tramite il Sores (Struttura Operativa Regionale Emergenza Sanitaria). Oltre alle squadre di terra, è stato inviato anche l’elisoccorso regionale per accelerare le operazioni.
Un trekking interrotto
L’escursionista era partita il 15 settembre dal Lago di Selva con l’obiettivo di raggiungere il Bivacco Dall’Asta. Durante il percorso, però, ha perso il sentiero in un’area a quota 1600 metri, sopra Casera Valinfier, zona nota per la sua natura selvaggia e per i tracciati difficili da seguire.
Il ruolo decisivo del cellulare
Nonostante la batteria quasi scarica, la giovane è riuscita a inviare le coordinate ai familiari, permettendo ai soccorritori di localizzarla. Prima che il telefono si spegnesse, ha ricevuto anche un messaggio rassicurante: i tecnici erano già in arrivo. Un dettaglio che ha consentito di trasformare una situazione di rischio in un salvataggio rapido ed efficace.
Il recupero dall’alto
L’elicottero con a bordo un tecnico di elisoccorso ha sorvolato l’area e individuato la tenda della ragazza. Con un intervento tramite verricello, l’escursionista è stata recuperata e portata in salvo. Le operazioni si sono concluse al campo base allestito presso il campo sportivo di Andreis, dove la giovane ha potuto rifocillarsi e riposare.
Lieto fine e riflessioni
Nonostante lo spavento, l’escursionista è apparsa in buone condizioni di salute. Fondamentale è stata la collaborazione tra le diverse squadre di soccorso e la prontezza della giovane nell’inviare le sue coordinate. Un episodio che dimostra quanto, in montagna, la preparazione e la tecnologia possano fare la differenza.
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