Cronaca & AttualitàTrieste
Trieste, parroco truffato con tre bonifici: persi 56mila euro
Don Russi, parroco di San Gerolamo, truffato con tre bonifici: spariti 56 mila euro

Un episodio grave ha coinvolto la comunità di San Gerolamo in via Capodistria a Trieste. Don Russi, parroco della chiesa, è rimasto vittima di una truffa telefonica che gli è costata la somma di 56 mila euro, denaro non coperto dall’assicurazione. I fatti risalgono ai primi giorni di settembre, ma il sacerdote ha sporto denuncia solo il 19 settembre, presentandosi al Comando provinciale dei carabinieri di via dell’Istria.
Lo schema del raggiro
Secondo quanto emerso, i truffatori hanno agito con un copione ormai rodato, approfittando di un messaggio ingannevole ricevuto dal parroco sul suo cellulare. Nel testo veniva segnalato un addebito sospetto legato a un acquisto online su Amazon. Per bloccare la transazione, don Russi è stato invitato a contattare un numero telefonico.
Una volta chiamato, sul display dello smartphone è apparso il numero del Comando provinciale dell’Arma di Trieste, elemento che ha reso la trappola ancora più credibile. All’altro capo della linea si è presentato un presunto maresciallo dei carabinieri, in realtà un abile truffatore.
I bonifici ingannevoli
Convinto di trovarsi davanti a un rappresentante delle forze dell’ordine, il parroco è stato persuaso a eseguire tre bonifici per “tracciare il denaro” e bloccare l’operazione sospetta. Una procedura del tutto inventata, che ha invece permesso ai malviventi di intascare in totale oltre 50 mila euro, volatilizzandosi subito dopo.
Il danno economico è ingente e, a causa della natura della frode, non risulta coperto dall’assicurazione. La vicenda non solo scuote la comunità di San Gerolamo, ma rappresenta anche l’ennesima dimostrazione di come le truffe telefoniche siano sempre più sofisticate e difficili da riconoscere.
Il caso di don Russi si aggiunge a una lunga lista di episodi simili registrati in regione, con malviventi che sfruttano tecniche di spoofing telefonico – la falsificazione del numero chiamante – per guadagnarsi la fiducia delle vittime.
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