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Nuovo Codice commercio e turismo FVG: tutte le novità 2025

Un nuovo Codice regionale riduce la burocrazia, sostiene i piccoli negozi e introduce regole più chiare per turismo e ristorazione

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Campanella di servizo hotel
Campanella di servizo hotel ( © Depositphotos)

Il nuovo Codice regionale su commercio e turismo, presentato in II Commissione, rappresenta una svolta storica. La normativa passa da 567 a 143 articoli e da 14 leggi a un unico testo, mentre i regolamenti scendono da 29 a 7. L’obiettivo è chiaro: ridurre la burocrazia e rendere più semplice la vita di imprese e cittadini, eliminando la “giungla normativa” che da anni rallentava lo sviluppo del settore.

Secondo pilastro: urbanistica commerciale e ristorazione rapida

Un’attenzione particolare è stata dedicata alla gestione delle superfici di vendita. È prevista una mappatura regionale per coordinare i nuovi insediamenti, soprattutto quelli di medie e grandi dimensioni. Nei centri storici le procedure saranno più snelle, favorendo l’apertura di nuovi locali e attività.
Discorso diverso per le aree periferiche e extraurbane, dove scatteranno conferenze dei servizi e la possibilità, per i Comuni, di chiedere oneri di urbanizzazione maggiorati.
Tra le novità spicca la semplificazione per i locali di ristorazione rapida: kebab, fast food e catene etniche potranno insediarsi più facilmente nei centri cittadini, contribuendo a rivitalizzare il tessuto urbano, mentre nelle zone esterne sarà necessaria una valutazione regionale.

Terzo pilastro: sostegno ai negozi di vicinato

Il Codice introduce strumenti concreti per difendere il commercio di prossimità. Saranno previsti contributi a favore dei Comuni sotto i 5mila abitanti e delle zone a rischio desertificazione commerciale. I fondi riguarderanno affitti, spese di gestione e stipendi, con un canale dedicato ai locali storici. L’intento è quello di mantenere vivo il tessuto economico e sociale dei piccoli centri, tutelando bar, botteghe e negozi di quartiere.

Quarto pilastro: turismo e alberghi

Sul fronte turistico, il testo propone una nuova classificazione alberghiera più chiara e allineata agli standard europei. Gli hotel che aderiranno a un disciplinare volontario basato sulla qualità dei servizi potranno accedere al circuito promozionale di PromoTurismoFVG.
La Regione punta anche a introdurre un codice deontologico per arginare i rincari eccessivi delle tariffe durante i grandi eventi: solo gli alberghi che lo sottoscriveranno avranno accesso alla promozione regionale. «È un modo per tutelare i turisti e l’immagine del territorio – ha spiegato l’assessore Sergio Emidio Bini – senza penalizzare chi lavora con serietà e trasparenza».

Quinto pilastro: tassa di soggiorno

Il Codice prevede inoltre l’estensione della tassa di soggiorno a tutti i Comuni del Friuli-Venezia Giulia. Le amministrazioni locali avranno maggiore libertà nella gestione degli introiti, ma per incassi superiori a 100mila euro sarà obbligatorio un confronto con PromoTurismoFVG e le associazioni di categoria per decidere come reinvestire le risorse.

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