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Mobilità pubblica green: la rivoluzione Noemix con 502 mezzi elettrici e rete di ricarica
502 veicoli elettrici, rete di ricarica quasi completa e fotovoltaico con accumulo a Ronchi. Costi ottimizzati e 900 t CO₂/anno risparmiati per servizi pubblici più efficienti

Noemix cambia marcia alla mobilità pubblica in Friuli-Venezia Giulia. Presentati a Trieste il 2 ottobre i risultati del progetto capofilato dalla Regione: 502 veicoli elettrici operativi, rete di ricarica diffusa e impianto fotovoltaico con accumulo al Trieste Airport di Ronchi. Per l’assessore all’Ambiente Fabio Scoccimarro, è “un modello nuovo che rende la Pubblica amministrazione più efficiente, vicina ai cittadini e sostenibile”.
Cos’è Noemix e perché fa scuola
Il progetto, finanziato da Horizon 2020, ha introdotto un ecosistema integrato che unisce tecnologia, organizzazione e produzione di energia pulita. In sintesi:
- Noleggio a lungo termine di veicoli 100% elettrici e car sharing di flotta coordinato da piattaforma digitale.
- Rete capillare di ricarica (già 61 siti operativi su 68) e fotovoltaico con batterie a Ronchi capace di coprire i consumi dell’intero parco mezzi e immettere in rete energia pulita.
“Non è un semplice noleggio ma un laboratorio culturale che introduce la condivisione dei mezzi, abitua la PA all’elettrico e dimostra che la transizione ecologica si realizza con scelte concrete, misurabili e replicabili”, ha sottolineato Scoccimarro.

Alcuni dei veicoli messi a disposizione dal progetto Noemix
I numeri e gli investimenti
- Flotte e infrastrutture: 502 e-veicoli agli enti pubblici; ~200 colonnine distribuite sul territorio; 61/68 siti già attivi;
- Sanità in prima linea: 406 veicoli alle aziende sanitarie (ASUFC 199, ASUGI 132, ASFO 74, IRCCS Burlo 1) per servizi domiciliari più efficienti e a basse emissioni;
- Impegni economici: 13,5 mln € + IVA per i veicoli, 2,9 mln € + IVA per le ricariche, 4,18 mln € + IVA per fotovoltaico e accumulo a Ronchi (cofinanziamento regionale 3,5 mln €);
- Struttura dei costi: 500 €/mese/veicolo comprensivi di noleggio, manutenzione, gestione colonnine e piattaforma telematica; ogni ente contribuisce in base ai costi storici delle flotte sostituite, la Regione copre il differenziale;
- Impatto ambientale: –3,61 GWh di energia primaria e –900 t/anno di CO₂, con benefici diretti sulla qualità dell’aria urbana.
Un partenariato che crea valore
Il modello coinvolge Regione FVG, Area Science Park, Università di Trieste, Università di Udine, Aniasa, BIT, Promoscience e numerosi enti utilizzatori: i Comuni di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia, l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, ARPA FVG, ARDISS, il Consorzio di bonifica della Pianura Friulana e Trieste Airport. Una rete che accelera innovazione, standardizzazione e scalabilità dei servizi.
Perché interessa cittadini e territori
La PA diventa più puntuale e moderna, ottimizza la spesa pubblica grazie a una gestione centralizzata, riduce l’inquinamento e attiva un volano industriale per la filiera elettrica e digitale del territorio.
Prospettive
Con flotte operative, ricariche quasi completate e produzione in loco di energia rinnovabile, Noemix posiziona il Friuli-Venezia Giulia come apripista nazionale della mobilità pubblica a zero emissioni. Prossimi passi: estendere il modello, integrare ulteriori servizi digitali e monitorare in modo continuo costi, tempi di erogazione e qualità dell’aria.
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