Trieste
Lettera al ministro per il Teatro Verdi di Trieste: “Serve una guida subito”
Da quattro mesi il Teatro Verdi di Trieste è senza sovrintendente: 200 firme tra lavoratori e cittadini chiedono un intervento immediato

Il Teatro Verdi di Trieste è senza sovrintendente da 114 giorni. Una situazione ormai insostenibile, denunciano in una lettera firmata da 200 tra lavoratori e cittadini indirizzata al ministro della Cultura Alessandro Giuli, al presidente della Regione Massimiliano Fedriga e al sindaco Roberto Dipiazza, soci fondatori della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi.
Nella missiva si parla di “grave difficoltà lavorativa e di intollerabile disagio professionale”, dovuti al protrarsi della mancata nomina del nuovo sovrintendente.
Dalla scadenza del mandato al blocco delle attività
Il mandato dell’ex sovrintendente Giuliano Polo è scaduto l’8 maggio. Ha esercitato solo poteri di ordinaria amministrazione per 45 giorni, fino alla decadenza ufficiale del 21 giugno. In seguito anche il Consiglio di indirizzo è scaduto, e solo il 4 agosto ha individuato un nominativo da proporre al Ministero. Da allora, però, la nomina non è mai stata formalizzata.
Senza un sovrintendente effettivo, il teatro può solo gestire gli affari correnti, senza possibilità di assumere personale, stipulare contratti o avviare nuove collaborazioni.
L’appello al ministro e agli enti locali
I firmatari chiedono agli enti fondatori di “adempiere ai propri doveri istituzionali” e di procedere subito alla nomina dell’organo gestorio. Il rischio, sottolineano, è quello di paralizzare l’attività artistica e amministrativa, compromettendo il lavoro di centinaia di persone e la reputazione di una delle istituzioni culturali più importanti del Friuli-Venezia Giulia.
“La mancanza di una guida – si legge nella lettera – sta generando un clima di incertezza insostenibile”. L’auspicio è che il Ministero sblocchi in tempi rapidi la situazione, restituendo al Teatro Verdi la stabilità necessaria per programmare il futuro.
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