Cronaca & AttualitàPordenone
Violenza giovanile a Pordenone: nuovi casi di bullismo e risse
Crescono gli episodi di violenza tra adolescenti a Pordenone: tra risse, bullismo e video diffusi online, si accende l’allarme sociale
Resta alta l’attenzione a Pordenone dopo una serie di episodi di violenza tra giovanissimi, che stanno allarmando famiglie e istituzioni. Oltre agli ultimi fatti avvenuti nei pressi del parco Querini, sono emersi due nuovi casi di aggressione ai danni di studenti: uno nei pressi dell’autostazione, vicino alla fermata dei bus, e un altro in via Fontane, zona frequentata dai ragazzi al termine delle lezioni.
Episodi diventati virali tra gli studenti
Come riporta il Messaggero Veneto, le immagini delle aggressioni sono circolate rapidamente nelle chat dei ragazzi, amplificando il senso di paura e smarrimento. Nel caso di via Fontane, tutto sarebbe iniziato da un commento sull’aspetto fisico di una ragazza, che ha reagito aggredendo la coetanea davanti a un gruppo di studenti spettatori. Nessuno è intervenuto per fermare l’episodio: anzi, molti hanno ripreso la scena con lo smartphone, diffondendola poi sui social.
Un comportamento che, oltre alla violenza fisica, alimenta una violenza psicologica e digitale difficile da arginare. Le vittime, infatti, si trovano esposte a una forma di umiliazione pubblica che prosegue anche dopo la fine dell’aggressione.
L’allarme degli psicologi
L’Ordine degli Psicologi, in una nota, sottolinea come il bullismo online amplifichi i danni delle aggressioni tradizionali. Il materiale diffuso in rete, infatti, rimane accessibile potenzialmente per sempre, e anche se rimosso da una piattaforma può essere stato già salvato da altri utenti. “Questo rende l’aggressione così potente da avere effetti devastanti – si legge nella nota – anche se l’azione è stata compiuta una sola volta”.
Il rischio, secondo gli esperti, è che la dimensione digitale moltiplichi la sofferenza e renda più difficile il recupero emotivo e relazionale delle vittime.
Le ultime risse al parco Querini
I nuovi episodi si sommano a quanto accaduto nei giorni scorsi tra una ventina di giovani di origine straniera nella zona compresa tra l’autostazione e il parco Querini. Il primo scontro si è verificato mercoledì 5 novembre intorno alle 19, con l’intervento immediato delle forze dell’ordine. Il giorno successivo, un’altra lite è degenerata in rissa, ancora una volta nello stesso quartiere.
Grazie alla prontezza della polizia, la situazione è tornata rapidamente alla calma. Alcuni giovani sono fuggiti, ma diversi partecipanti sono stati identificati e segnalati alle autorità competenti.
Una sfida educativa e sociale
Questi episodi confermano una tendenza preoccupante tra gli adolescenti: l’uso della violenza come forma di affermazione o risposta al conflitto. La città, ora, si interroga su come prevenire e contrastare il fenomeno, chiamando in causa scuole, famiglie e istituzioni. Serve – come sottolineano gli esperti – un intervento condiviso, capace di educare al rispetto e alla responsabilità, anche nel mondo digitale.
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