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Udine rafforza la lotta contro la violenza di genere: firmato il nuovo protocollo territoriale

Udine firma un nuovo protocollo anti-violenza: istituzioni, scuole, sanità e terzo settore uniti per proteggere le vittime e costruire una cultura del rispetto

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Stop alla violenza sulle donne -
Stop alla violenza sulle donne ( © Depositphotos)

Nel giorno simbolico del 25 novembre, dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, è stato firmato in prefettura a Udine il nuovo protocollo per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere e domestica. L’accordo, che sostituisce quello del 2013, amplia e rafforza la rete locale coinvolgendo forze dell’ordine, magistratura, servizi sanitari e sociali, psicologi, avvocati, scuole, università e terzo settore.

L’obiettivo è garantire una risposta più rapida, coordinata e uniforme a chi denuncia abusi, grazie a un sistema integrato che mette insieme tutele sanitarie, psicologiche, sociali e legali. La firma arriva in un contesto ancora preoccupante: se nel Friuli centrale le denunce per stalking sono diminuite del 20%, restano invece stabili i casi di maltrattamenti in famiglia. Un dato che conferma la persistenza della violenza domestica, come dimostra il recente e drammatico femminicidio di Samia Kedim, uccisa dal marito che non accettava il divorzio.

Nello stesso periodo è aumentato l’accesso alle case rifugio e ai servizi di emergenza, attivabili anche dalle forze dell’ordine e garantiti in anonimato: una crescita che l’assessora alle Pari opportunità Arianna Facchini spera sia «segno di una maggiore fiducia nelle istituzioni e nei servizi antiviolenza».

Le novità del protocollo e gli obiettivi condivisi

Il documento introduce procedure uniformi per l’accoglienza delle vittime, un potenziamento dello scambio informativo tra le istituzioni e percorsi integrati di tutela che includono assistenza sanitaria, psicologica, sociale e legale, riducendo frammentazioni che in passato rallentavano la protezione. Accanto alla gestione dei casi, il nuovo protocollo investe nella formazione nelle scuole e all’università, con programmi educativi e iniziative mirate a prevenire la violenza agendo sulle nuove generazioni, e prevede campagne congiunte di sensibilizzazione per diffondere una cultura del rispetto.

Una rete istituzionale ampia e mai così coordinata

A firmare il protocollo sono stati prefettura, questura, carabinieri, procura, tribunali, Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, Comune, servizi sociali, Ordine degli avvocati, Ordine degli psicologi, rete scolastica “Il piacere della legalità – Mondi a confronto”, centro Uav L’istrice e Sportello ascolto per autori di violenza. Una rete ampia, che testimonia quanto il contrasto alla violenza richieda un impegno comune e un linguaggio operativo condiviso tra tutti gli attori coinvolti, superando le differenze di ruoli e competenze.

L’impegno del territorio per una comunità più sicura

Secondo la prefettura l’obiettivo è “agire insieme per tutelare le vittime, educare i giovani e promuovere una comunità più attenta e solidale”. Il prefetto Domenico Lione ha ribadito il valore della firma: «Sottoscrivere questo protocollo nel 25 novembre significa dare un segnale forte nella lotta a un fenomeno che coinvolge ancora troppe donne». Udine si presenta così con una rete rafforzata, pronta a intervenire con strumenti più moderni, coordinati e orientati alla prevenzione.

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