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Graffiti sui treni a Udine e Basiliano: scoperta la banda dei writer, scattano le perquisizioni

Writer da più regioni denunciati per graffiti sui treni a Udine e Basiliano: sequestrate 124 bombolette e avviate perizie

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Graffiti sui treni
Graffiti sui treni ( © Depositphotos)

Da diversi anni, nelle stazioni di Udine e Basiliano, comparivano graffiti sempre nuovi sui convogli in sosta. Azioni rapide, spesso notturne, realizzate da gruppi di writer che si muovevano tra più regioni. Secondo quanto emerso dalle indagini, i più attivi provenivano da Parma e Vicenza, giungendo in Friuli con l’obiettivo preciso di raggiungere la zona dei binari e colpire i vagoni parcheggiati.

I giovani entravano di notte con il volto coperto da passamontagna e con arnesi specifici per vandalizzare il materiale ferroviario, come confermato dalla questura. Gli interventi di pulizia, costosi e frequenti, avevano messo in allarme Ferrovie dello Stato e Polfer, che da tempo lavoravano per individuare i responsabili.

Le prime indagini della Polfer

A marzo di quest’anno la Polfer di Udine, in coordinamento con quella di Trieste, ha ottenuto i primi risultati significativi. Dopo un’ampia attività investigativa basata su analisi dei filmati, monitoraggio dei social network e studio della tecnica grafica utilizzata, gli agenti sono riusciti a risalire a quattro maggiorenni.

Tutti sono stati denunciati per imbrattamento in concorso.
Un aspetto rilevante è la possibilità che, in caso di condanna, ai responsabili venga intimato di rifondere parte dei danni causati a Trenitalia, che ammontano complessivamente a cifre considerevoli.

Il blitz del 9 novembre: writer colti in flagrante

Un punto di svolta è arrivato il 9 novembre, quando la sicurezza interna di Ferrovie dello Stato, insieme alla Polizia ferroviaria, ha sorpreso il gruppo mentre stava disegnando sui vagoni. Alla vista degli agenti i giovani sono riusciti a fuggire, ma hanno dovuto abbandonare sul posto sette zaini.

All’interno, la Polfer ha trovato 124 bombolette spray, un quantitativo che conferma la preparazione e la serialità dei “colpi”. Il materiale è stato sequestrato e ha offerto nuovi elementi investigativi.

Perquisizioni e nuove prove

Le indagini sono quindi ripartite con forza. Uno dei writer coinvolti è un noto artista di strada di Treviso, già conosciuto nell’ambiente. Le forze dell’ordine hanno eseguito perquisizioni nelle abitazioni di tutti i soggetti identificati.

Secondo la questura, nelle case sarebbe stata trovata “una notevole mole di materiale probatorio”, tra cui probabilmente schizzi preparatori, fotografie e vernici compatibili con quelle recuperate.

Ora si attendono le perizie: possibili legami europei

Il prossimo passo sono le perizie scientifiche, considerate decisive: tra queste ci saranno accertamenti per verificare la compatibilità chimica delle vernici con quelle usate in altri atti vandalici.

La questura non esclude che l’operazione possa svelare collegamenti con episodi analoghi avvenuti in altre città italiane ed europee. Un’ipotesi ritenuta plausibile, dato che i writer individuati risultano appartenere a gruppi molto attivi e mobili sul territorio.

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