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Viticoltura, tecnologie e dati per un’irrigazione sostenibile nei vigneti del FVG

Irrigavit introduce tecniche scientifiche e tecnologie digitali per un’irrigazione di precisione nei vigneti dei Colli Orientali e del Brda, riducendo i consumi idrici e migliorando qualità e resilienza delle produzioni

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L'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier

Un uso più razionale e consapevole dell’acqua in viticoltura è oggi possibile grazie ai risultati di Irrigavit, progetto Interreg Italia-Slovenia dedicato a sviluppare strategie innovative per la gestione idrica dei vigneti. Presentato a Corno di Rosazzo, il progetto introduce un approccio scientifico all’irrigazione di precisione, fondamentale per affrontare i cambiamenti climatici e preservare le risorse naturali.

L’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, ha evidenziato come Irrigavit ci restituisca risultati di straordinario interesse, utili per un uso più efficiente dell’acqua e per guidare i produttori verso scelte basate su dati e conoscenza”.

Viticoltura resiliente grazie al monitoraggio scientifico

Al centro del progetto vi è il monitoraggio costante dei parametri fisici e fisiologici della vite, un metodo che consente di definire con precisione quando intervenire con l’irrigazione di soccorso, ridurre i consumi idrici, migliorare qualità e resa delle produzioni e aumentare la resilienza dei vigneti di fronte agli eventi climatici estremi.

Fra le innovazioni presentate spicca l’uso del potenziale idrico fogliare, uno strumento che permette di valutare lo stato idrico reale della pianta, aumentando l’efficacia degli interventi irrigui.

Suolo più fertile e meno erosione grazie alle nuove pratiche agronomiche

Irrigavit ha introdotto nei Colli Orientali del Friuli e nel Brda anche pratiche agronomiche mirate a migliorare la fertilità e la capacità di ritenzione idrica del suolo, con benefici diretti sulla salute del vigneto:

  • inerbimento controllato tra i filari;
  • sovescio per arricchire il terreno;
  • riduzione dell’erosione e protezione della biodiversità.

Queste tecniche, integrate con le nuove strategie irrigue, offrono un modello sostenibile replicabile anche in altri territori vitivinicoli.

Tecnologie digitali e sistemi avanzati di supporto alle decisioni

Il progetto valorizza le più moderne tecnologie digitali applicate al settore agricolo. In particolare il monitoraggio remoto tramite sensori e satelliti, utilizzo di piattaforme Gis per la mappatura dei vigneti e sistemi Dss (Decision Support System) per guidare scelte rapide e informate.

Strumenti che hanno permesso di trasformare i dati raccolti in linee guida operative, condivise tra oltre 400 operatori coinvolti in attività formative.

Cooperazione transfrontaliera per una strategia comune

Uno degli elementi più significativi di Irrigavit è l’accordo di cooperazione transfrontaliera firmato dai partner italiani e sloveni, con l’obiettivo di adottare linee guida comuni per la gestione sostenibile dell’acqua nei vigneti.

Il progetto, della durata biennale, ha visto la partecipazione di un ampio partenariato: Regione Friuli-Venezia Giulia, Università di Udine, Consorzio vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo, istituti di ricerca sloveni, enti territoriali e diverse agenzie regionali, tra cui Ersa e Arpa FVG.

Prossimi appuntamenti

I lavori proseguiranno domani a Villa Vipolže, nel cuore del Brda, con una tavola rotonda dedicata agli effetti degli eventi climatici estremi sulla viticoltura, tema che rende ancor più urgente l’adozione di sistemi di gestione idrica moderni, resilienti e scientificamente fondati.

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