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Udine: tre giovani arrestati con 400 grammi di hashish durante i controlli dei Carabinieri

Un controllo di routine diventa un’operazione decisiva: i Carabinieri individuano movimenti sospetti e bloccano tre giovani in pochi minuti

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Carabinieri ( © Depositphotos)

UDINE – Un’auto che procedeva a velocità anomala nei pressi dell’ex acciaieria Safau ha insospettito i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Udine, impegnati nei servizi straordinari di controllo del territorio. L’attenzione dei militari è aumentata quando una giovane è scesa dal veicolo e si è allontanata a piedi in via Milazzo con un atteggiamento sospetto. L’intervento è stato immediato.

La scoperta: quattro panetti di hashish

La ragazza, fermata subito, nascondeva un panetto di hashish da 100 grammi. La perquisizione dell’auto ha permesso di trovare altri tre panetti, per un totale di 400 grammi di stupefacente. Il valore illecito della sostanza, secondo le stime nazionali sul traffico di droga, si aggira tra 3 e 5 mila euro.

I tre giovani – due residenti nella provincia di Udine e una ragazza proveniente dalla provincia di Rovigo – hanno età comprese tra i 19 e i 25 anni e risultano avere precedenti specifici per spaccio. Sono stati tutti arrestati in flagranza di reato.

Il maggiore Mattone: “Ex Safau, una zona calda dello spaccio”

A confermare la delicatezza dell’area è il maggiore Jacopo Mattone, comandante della Compagnia Carabinieri di Udine. «La zona dell’ex Safau è notoriamente un punto caldo dello spaccio – spiega – non da oggi né da ieri». Per questo motivo l’area rientra già da tempo tra quelle maggiormente pattugliate «da tutte le forze di polizia».

Sulle verifiche in corso, il maggiore chiarisce che quanto trovato rappresenta solo la parte visibile dell’operazione: «Ogni altro elemento – cellulari, contatti o strumenti di confezionamento – sarà valutato successivamente». Gli investigatori vogliono capire perché i tre si trovassero lì e quale fosse il loro ruolo. «Dobbiamo chiarire anche la presenza della giovane proveniente da Rovigo», aggiunge Mattone.

Gli elementi raccolti fanno pensare agli inquirenti che i tre possano far parte di una rete di spaccio più strutturata. «Per ora non possiamo entrare nei dettagli – precisa il comandante – perché le indagini richiedono tempo».

Controlli intensificati: fino a 50 militari al giorno

Il maggiore Mattone sottolinea anche il grande impegno sul territorio: «Siamo quasi su venti pattuglie al giorno, pari a 34-40 militari impiegati nelle attività di prevenzione».
Durante i servizi straordinari, il numero sale ulteriormente: «Possiamo arrivare anche a cinquanta militari». Un dispiegamento che sta dando risultati concreti, sia contro lo spaccio sia contro i furti nelle abitazioni.

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