Regione FVGSportTrieste
Corsa della Bora 2026: Trieste pronta ad accogliere runner da 43 Paesi
La Corsa della Bora 2026 conferma il binomio sport–turismo: atleti da 43 Paesi, oltre 3mila pernottamenti e percorsi per tutti, dalla 5 km alla ultra da 105 km. Un evento che valorizza Trieste e il Carso
TRIESTE – La Corsa della Bora 2026, presentata ufficialmente a Trieste, si conferma uno degli appuntamenti sportivi più rilevanti del Friuli-Venezia Giulia, capace di unire running, paesaggio ed economia del territorio. L’edizione del prossimo anno, in programma domenica 4 gennaio, promette numeri da record e un impatto turistico sempre più significativo.
Un evento che fa crescere il territorio
Durante la presentazione, l’assessore alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti ha sottolineato come la manifestazione stia consolidando la propria reputazione anche oltre i confini nazionali.
Secondo Roberti, la Corsa della Bora rappresenta «una formula di successo» capace di attirare atleti e appassionati da 43 Paesi, garantendo oltre 3mila pernottamenti e un’importante ricaduta per strutture ricettive e servizi della provincia di Trieste.
La corsa, organizzata da Sentierouno, valorizza il connubio sport–turismo, puntando su un territorio unico nel suo genere: il Golfo di Trieste, il Carso italiano e quello sloveno, che i partecipanti potranno apprezzare lungo i vari tracciati.
Un’edizione pensata per tutti, dai principianti agli ultrarunner
La Corsa della Bora 2026 offrirà percorsi di ogni livello, rendendo l’evento accessibile sia alle famiglie che agli atleti professionisti:
- 5 km: ideale per famiglie, camminatori e chi muove i primi passi nel running;
- distanze intermedie fino a 21 km, 42 km e i classici percorsi panoramici tra Carso e mare (come nelle edizioni precedenti);
- S1 Ultra, la prova regina, lunga quasi 105 km, dedicata ai runner più esperti.
Negli ultimi anni la manifestazione è cresciuta non solo in partecipazione, ma anche in reputazione internazionale, grazie alla varietà dei percorsi che collegano il mare alla montagna, passando per sentieri panoramici, boschi e scorci unici del Carso.
Volontari, cuore pulsante della manifestazione
Roberti ha ricordato anche il ruolo fondamentale dei volontari, definiti «persone da ringraziare sempre, per l’impegno, la dedizione e la passione che garantiscono edizione dopo edizione».
Senza di loro, la complessa macchina organizzativa della Corsa della Bora non potrebbe funzionare.
Un patrimonio sportivo e turistico da sostenere
La Regione intende continuare a sostenere la manifestazione, riconoscendone il valore in termini di promozione territoriale, qualità dell’offerta sportiva e ritorno economico.
La Corsa della Bora rappresenta oggi un vero biglietto da visita internazionale per il Friuli-Venezia Giulia, capace di unire avventura, natura e ospitalità.
Continua a leggere le notizie di Diario FVG e segui la nostra pagina Facebook

You must be logged in to post a comment Login