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Bonus Covid, Shaurli: «Per la politica è colossale figuraccia»

Nascondersi dietro ‘la legge lo permette’ o ‘anche io ho conti da pagare’ non fa che alimentare populismo e antipolitica

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Il segretario regionale Pd Fvg, Cristiano Shaurli

UDINE – “Una colossale figuraccia, se la politica deve dare l’esempio”. È il giudizio del segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli sui casi di parlamentari e consiglieri regionali che hanno chiesto all’Inps di accedere al bonus autonomi.

“Sindaci, assessori e consiglieri dei piccoli Comuni – annota il segretario sulla sua pagina Facebook – non vivono dell’impegno amministrativo che spesso porta loro qualche centinaio di euro e molte responsabilità, ma continuano a lavorare per mantenere se stessi e le loro famiglie, ed hanno il pieno diritto di chiedere i sussidi per il Covid 19 o la cassa integrazione. Parlamentari, assessori e consiglieri regionali fanno della politica la loro professione, seppur pro tempore. Abbiamo stipendi importanti pagati dalla gente e dovremmo sentirci fortunati oltre che orgogliosi. C’è chi va in aspettativa, chi rinuncia al proprio lavoro perché incompatibile con l’impegno politico, chi ha giustamente opportunità e fortuna di mantenere la propria attività privata”.

“Però, ed è un però grande come una casa – osserva Shaurli – per cinque anni il Parlamento, il Consiglio regionale sono la tua professione. Siamo pagati, e bene, per fare questo in maniera esclusiva e se si vuole totalizzante. Non capire questa differenza, nascondersi dietro ‘la legge lo permette’ o ‘anche io ho conti da pagare’ non fa che alimentare populismo e antipolitica, fa dimenticare l’abolizione dei vitalizi e il taglio degli stipendi in questa Regione, alimenta il discredito anche verso chi nulla c’entra come i consiglieri comunali. Soprattutto – puntualizza – aumenta la distanza fra chi fa politica e i cittadini, aumenta la percezione che noi si viva nel ‘palazzo’ senza capire difficoltà e sofferenze reali delle persone”.

“E per favore – scrive ancora l’esponente dem – smettiamola anche con la ‘legge è scritta male’. Chi dovrebbe saperla leggere e interpretare bene se non noi? Chi dovrebbe segnalare e chiedere una modifica prima di prendere i soldi se non noi? Smettiamola anche con le critiche di parte, perché – Shaurli ricorda – erano Salvini e la Meloni che volevano 1000 euro sul conto corrente di tutti senza distinzioni. Smettiamola con il ‘mi servivano’, perché sbaglierò ma non riesco a credere che 600 euro abbiano salvato l’azienda o il bilancio familiare di un onorevole o di un consigliere regionale”.

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1 Commento

1 Commento

  1. Avatar

    Stefsno

    12 Agosto 2020 at 12:48

    Voglio ricordare a questo signore, che chi in Friuli ha ricevuto il bonus, come il Sig. Tondo, è chi ha attività di ristorazione ed alberghiera. Due mesi di chiusura, poi per riaprire mille spese, la merce che era nei frigoriferi buttata via, ecc ecc,. Quindi il bonus c’era ed è stato richiesto come da copione. Quindi prima di dar fiato alla bocca, azionare il cervello. P. S. : il bonus per le p. Iva lo ha fatto il tuo partito assieme ai 5 stelle.

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