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Cronaca & Attualità

Il Covid non ferma la Messa del Tallero a Gemona

Niente corteo storico lungo le caratteristiche vie medioevali della cittadina pedemontana

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GEMONA DEL FRIULI – “Anche quest’anno, pur rispettando le doverose regole di distanziamento, Gemona ha rinnovato durante questa tradizionale celebrazione i valori che saldano le fondamenta della comunità gemonese e di tutta quella regionale. In questi tempi così difficili momenti come questi assumono un significato ancora più profondo. La cerimonia del tallero è un simbolo, un segno di ringraziamento, e noi lo raccogliamo come un impegno, rivolgendo in questa pandemia un pensiero e un grazie a tutti gli operatori sanitari che si sono sacrificati e continuano a farlo per il bene comune”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale Barbara Zilli, partecipando nel duomo di Gemona del Friuli alla Messa del Tallero. Una cerimonia, celebrata dall’arciprete mons. Valentino Costante, senza essere preceduta quest’anno dal corteo storico lungo le caratteristiche vie medioevali della cittadina, durante la quale il sindaco Roberto Revelant ha offerto nelle mani dell’arciprete il simbolico un tallero d’argento come segno di sottomissione del potere temporale a quello spirituale.

In merito allo striscione esposto sulla piazza antistante il sagrato del duomo da comitati in difesa del futuro dell’ospedale della cittadina pedemontana, Zilli ha ribadito che “il progetto sull’ospedale di Gemona è ben tracciato nella legge regionale di riforma sanitaria e riprenderà, come assicurato dalla Giunta, a grandi passi non appena questa situazione pandemica terminerà. Un’emergenza in cui – ha aggiunto Zilli – il nosocomio gemonese sta facendo la sua parte per dare servizi e risposte non solo ai cittadini di questo territorio ma anche della regione tutta”.

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