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Cronaca & Attualità

Vaccini: Novelli (Fi): “Demansionamento per gli operatori sanitari che rifiutano l’antidoto” 

“Una scelta irresponsabile, tanto più se fatta da chi ha scelto di indossare un camice e prestare servizio nelle strutture sanitarie o nelle case di riposo”

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UDINE – “I numeri forniti dall’Iss sull’incidenza dei contagi tra gli operatori sanitari ci dicono chiaramente che la campagna di vaccinazione incide positivamente sul numero dei contagi. La conferma che a oggi la vaccinazione è il principale argine contro la diffusione del virus e la via maestra perché si possa al più presto tornare alla normalità. Quel che chiedono tutti i cittadini e le imprese economiche alle prese con una crisi devastante. Chi oggi dice no al vaccino non solo ostacola questo percorso ma mette a repentaglio la vita altrui”. Lo scrive in una nota Roberto Novelli, deputato di Forza Italia e componente della commissione Affari sociali della Camera.

“Una scelta irresponsabile, tanto più se fatta da chi ha scelto di indossare un camice e prestare servizio nelle strutture sanitarie o nelle case di riposo – aggiunge Novelli -. La percentuale di obiettori in questa categoria di lavoratori è bassa, ma si tratta pur sempre di migliaia di persone il cui comportamento non può essere derubricato a esercizio di libera scelta. Da qui la necessità di introdurre l’obbligo vaccinale almeno per gli operatori sanitari e socio-sanitari, avanzata da più parti, compresa da Forza Italia al Senato. In alcune regioni la strada del demansionamento di chi lavora in queste strutture è stata già intrapresa, varare una norma nazionale, tra l’altro, risolverebbe in parte la questione dello scudo penale, rischio ingiusto che pende sulle teste dei vaccinatori”.

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