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Ecco gli stati generali del teatro friulano, “Teatri furlan: il stât da l’art”

Il Teatri Stabil Furlan e l’Associazione Teatrale Friulana hanno deciso di organizzare un momento di confronto con tutte le componenti del teatro in occasione della 46^ edizione della Fieste

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Nell’ambito della 46^ edizione della Fieste de Patrie dal Friûl il Teatri Stabil Furlan e l’Associazione Teatrale Friulana hanno deciso di organizzare, per il 15 aprile alla sala Civica di piazza della Vittoria a Capriva del Friuli, un convegno sugli stati generali del teatro friulano: “Teatri furlan: il stât da l’art”.

Fino a qualche decennio fa, era infatti consuetudine un confronto corale e costante da parte di tutte le componenti del teatro (autori, artisti, amministratori, organizzatori, pubblico, intellettuali). Il risultato di questo scambio consentiva di formulare strategie culturali via via più importanti per una comunità e una lingua di minoranza. Una pratica utile e necessaria ma che pian piano è venuta a sparire, soffocata (anche) dalle procedure e dai percorsi burocratici. Da allora il contesto è mutato radicalmente e anche in Friuli-Venezia Giulia sono intervenuti nuovi fattori tecnici, culturali e sociali: l’iper-burocratizzazione delle attività, la crescita del professionismo teatrale che si fa strada anche in territori una volta esclusivamente volontaristici, l’impiego massiccio di figure professionali specialistiche sebbene non artistiche (addetti stampa, organizzatori, social media manager), l’aumento dei costi accessori (tecnici e artistici), leggi nazionali e regionali sullo spettacolo dal vivo sempre meno eludibili ma perlopiù non all’altezza dei problemi reali del settore, la dipendenza dapprima sempre maggiore dal sostegno pubblico, poi contraddetta da nuovi strumenti fiscali (art bonus, per esempio) che chiedono invece di diminuire il peso del sostegno pubblico nell’attività di una struttura culturale. E non finisce qui.

Partendo da queste considerazioni, a 35 anni dalla nascita dell’Associazione Teatrale Friulana – ATF e a quattro dalla fondazione del Teatri Stabil Furlan – TSF è emersa forte l’esigenza di tornare un passo indietro. Di ritornare a una pratica (quella dell’incontro e del confronto) sempre più necessaria, oggi più che ieri: «Capire chi si è e da dove si viene, per immaginare dove si vuole andare è oggi fondamentale. Ci troviamo infatti in una fase storica diversa dalla precedente, caratterizzata da un cambiamento molto rapido e per questo è doveroso analizzarla e comprenderla; incontrarci e capire assieme qual è la direzione migliore da intraprendere», hanno ricordato Massimo Somaglino, direttore TSF e Anna Pia Bernardis, presidente ATF.

In occasione del convegno (aperto a tutti e in programma dalle 10 alle 13) saranno moltissime le domande condivise e per le quali si cercherà altrettante risposte costruttive grazie al contributo fornito dai relatori – Anna Pia Bernardis (attrice e presidente ATF), William Cisilino (traduttore e direttore ARLeF), Anna Gubiani (drammaturga, associazione Matearium), Rita Maffei (attrice e regista, presidente CSS Teatro Stabile d’innovazione del FVG), Claudio Moretti (attore, autore e regista), Gianni Nistri (attore e presidente della Fondazione Teatro Nuovo G. da Udine), Paolo Patui (drammaturgo e storico del teatro), Massimo Somaglino (attore, regista e direttore artistico Teatri Stabil Furlan) –, moderati da Alessio Screm, e dal pubblico, grazie alla tavola rotonda che chiuderà l’incontro.

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