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Taglio del nastro per Artiera, la fiera dei mestieri aperta fino a domenica sera

Una cinquantina di espositori presentano il meglio delle creazioni handmade del territorio friulano e giuliano

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UDINE – Taglio del nastro per Artiera, l’evento pensato per dare risalto ai “mestieri in fiera”. Fino a domenica 7 maggio, nei padiglioni della Udine e Gorizia Fiere di Torreano di Martignacco, una cinquantina di espositori presentano il meglio delle creazioni handmade del territorio friulano e giuliano, dai gioielli all’enogastronomia, dall’abbigliamento al tempo libero. L’accesso per i visitatori è a ingresso gratuito, dalle 10 alle 19. «Una fiera nata con lo scopo di esaltare ogni aspetto del valore e dell’importanza del saper fare – ha esordito una delle promotrici di Artiera, Santana Fishta di AdaLab, che insieme a Alessia Coseano Cotifam ha creato il nuovo format espositivo – affinché non si perdano gli antichi saperi, le capacità e conoscenze nascoste del territorio. Per questo abbiamo messo in mostra i produttori e i mestieri del Friuli Venezia Giulia». 

Nutrito il parterre intervenuto all’inaugurazione, a cominciare dal presidente della Udine e Gorizia Fiere, Antonio Di Piazza, per proseguire con l’assessore regionale  alle Attività produttive Sergio Bini, al sindaco di Martignacco Mauro Delendi, al vicesindaco di Udine Alessandro Venanzi, al presidente del movimento Giovani imprenditori di Confartigianato Udine Marco Battistutta, al segretario generale della Camera di Commercio di Pordenone e Udine Lucia Pilutti. Presenti anche i due componenti del cda dell’ente fieristico, Stefano Galletti e Francesca Cressatti. A quest’ultima, in particolare, sono arrivati i ringraziamenti di Di Piazza e Bini per quanto fatto nell’organizzazione di Artiera.  «Quando dei giovani si mettono in gioco per allestire un nuovo evento partendo da zero, vanno elogiati e incoraggiati a continuare a impegnarsi per far crescere ulteriormente la loro iniziativa – ha affermato Bini -. Negli stand di Artiera si vedono tante bellezze e tante eccellenze del Friuli Venezia Giulia. Una manifestazione che merita il sostegno delle istituzioni». L’assessore, dopo aver visitato gli stand, si è soffermato sull’importanza di «salvaguardare le nostre tradizioni e, al contempo, di creare nuove iniziative per dare slancio al sistema fieristico del territorio. Eventi come ‘Artiera’ – ha concluso Bini – valorizzano i poli fieristici rendendoli attrattivi con proposte innovative e originali».

Da parte sua Di Piazza ha messo in evidenza il coraggio «di iniziare un nuovo percorso in un momento in cui gli eventi fieristici non se la passano molto bene. Bisogna credere nei progetti, e ringrazio gli organizzatori per essere andati fino in fondo. Hanno dimostrato idee, coraggio e caparbietà».  E se Delendi ha sottolineato il fascino del “fatto a mano” in un periodo in cui il virtuale pare andare per la maggiore, Venanzi ha posto l’accento sulla valenza della Fiera per il territorio, «auspicando un lavoro di sinergia tra i Comuni di Udine e Martignacco e tra le istituzioni in genere per la sua crescita». Artiera propone un ricco calendario di eventi collaterali, il coinvolgimento delle scuole locali nell’ambito del progetto “Udine Craft Week”, un Guinness World Record, con il fotomosaico più grande del mondo. Informazioni più dettagliato su www.artiera.it

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