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Tobias Fior: la strada di d’Annunzio passa da Verzegnis

Presentazione del nuovo romanzo autobiografico e il commissionamento della biografia della figlia del Vate per lo scrittore carnico

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Tobias Fior e Lucia De Giorgio alla presentazione di Non lasciarmi la mano a Verzegnis

VERZEGNIS – Un’altra bella soddisfazione per Tobias Fior, bibliofilo e dannunzista (come ama definirsi) carnico che due anni or sono ha presentato a Il Vittoriale “Una donna”, romanzo di Renata d’Annunzio Montanarella, di cui è stato egli stesso curatore: s’intitola “Non lasciarmi la mano” ed è il suo secondo romanzo, frutto del lavoro introspettivo di quattro anni, presentato sabato presso la Sala Consiliare del Municipio di Verzegnis, località nella quale – come intercala scherzosamente ad inizio serata l’autore stesso – «una volta che ci vieni, ci rimani per sempre.»

«Non è facile portare così tanta gente alla presentazione di un libro da queste parti e non è facile avere il coraggio di mettersi a nudo davanti a tutti» parole distillate dall’intervento di Emanuele Franz, filosofo, mistico, di recente anche personaggio televisivo ospite in diverse trasmissioni nazionali ed editore con la sua Audax, che non nasconde una certa soddisfazione per avere contributi di TF tra le sue pubblicazioni. Lo stesso Franz sottolineerà, e a ragione, come da parte delle istituzioni non sia stato capito ancora pienamente il valore che uno scrittore, di una delle nostre vallate della Carnia, venga chiamato a Il Vittoriale degli Italiani per collaborazioni così prestigiose.»

Un libro a fortissima connotazione autobiografica, racconterà l’autore, nel quale ha voluto mettere nero su bianco traumi, blocchi, resistenze, pregi e difetti di una fase evolutiva della sua esistenza che ad un certo momento gli era apparsa vuota; un viaggio che egli ha fatto (ma potrebbe essere oguno di noi) alla ricerca del sè attraverso principalmente la psicoterapia, ma anche il simbolismo e la fede.

«Ci chiediamo spesso che cosa può fare la montagna per i giovani, oggi invece siamo qui a raccontare che cosa stanno facendo i giovani per la montagna!» aggiunge la docente palmarina Lucia De Giorgio, che interviene dopo il già citato Franz e il sindaco Andrea Paschini, evidenziando anch’essa e come il prestigio che porta il lavoro di Tobias sia straordinario e come lo stesso lascia ben presagire perchè «finalmente un giovane riprende a parlare di spirituale, di sacro, di trascendente.»

Chiude l’incontro il classico capitolo progetti per il futuro e in questo caso… che progetti! «Mi è stata commissionata la biografia di Renata d’Annunzio Montanarella: un onore incredibile per me, come potrete facilmente intuire» conclude il nostro. «L’incarico mi è stato conferito dalla figlia Maria Teresa Montanarella, nipote diretta di d’Annunzio, perché rimasta molto contenta del lavoro che avevo fatto sul romanzo della madre. Mi ha chiesto pertanto di scrivere una biografia che comprendesse non solo la parte più conosciuta della sua vita, quella con il padre in vita, ma anche la parte più misteriosa, che copre l’arco temporale che va dal 1938 al 1976. A tal fine mi sto mettendo in contatto con diversi archivi e inoltre incontrerò i membri della famiglia in modo da rispolverare ricordi, diari, foto, oggetti personali e aneddoti sulla protagonista. Sarà un lavoro enorme ma mi riempie di soddisfazione al solo pensiero!»

In agenda: presentazione del libro stesso dopo Ferragosto in quel di Lauco e poi da settembre tour di presentazione combinata anche con il sopra menzionato Una donna, romanzo della figlia di d’Annunzio, perché come ci tiene a sottolineare Tobias, «sono prevalentemente uno studioso di d’Annunzio più che un romanziere.»

Per info e acquisto libro on-line: Non lasciarmi la mano

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