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Gorizia

Politiche industriali, Martines e Pozzo (Pd) chiedono «trasparenza e coinvolgimento del territorio»

Presentato un documento programmatico in sei punti per garantire uno sviluppo industriale ed economico rispettoso della sostenibilità ambientale, sociale e culturale

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FVG – “A fronte di un approccio quantomeno inadeguato della Giunta Fedriga sul futuro sviluppo economico e industriale del territorio friulano e dell’imbarazzante gestione sul progetto di realizzazione di un mega impianto siderurgico ipotizzato nella Zona industriale dell’Aussa Corno, il Partito democratico chiede trasparenza e coinvolgimento del territorio. Inoltre, propone un documento programmatico in sei punti per garantire uno sviluppo industriale ed economico rispettoso della sostenibilità ambientale, sociale e culturale”. Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Francesco Martines e Massimiliano Pozzo (Pd) che, nel corso di una conferenza stampa, hanno illustrato “un documento che propone linee politiche industriali coerenti con i principi della sostenibilità ambientale e sociale del territorio friulano”.
I lavori hanno affrontato in particolare “la situazione nell’area Terreni di punta sud nella zona industriale dell’Aussa Corno, nel Comune di San Giorgio di Nogaro, dove viene paventata la realizzazione di impianto siderurgico da parte dei gruppi industriali-siderurgici Metinvest-Danieli”.

“Nonostante la portata della vicenda, l’assessore Bini ha trascurato totalmente di farsi carico di una proposta lungimirante all’interno di una visione di politica industriale, mentre il presidente Fedriga – prosegue l’intervento dem – ha concorso gravemente evitando, a sua volta, di dare il benché minimo segnale sul futuro dell’industria regionale. Oggi, di fatto, il territorio della Bassa Friulana, i suoi cittadini e gli amministratori sono stati lasciati soli, senza l’adeguata comunicazione di obiettivi e di effetti concreti sul previsto insediamento industriale, generando una fondata preoccupazione”.
Secondo Martines e Pozzo sono inoltre necessarie “una visione e una proposta credibile in linea con l’ormai imprescindibile transizione ecologica ed energetica che il Pd offre alla comunità regionale e a tutti i soggetti coinvolti. Un documento suddiviso in sei punti – viene così dettagliato – che prevede: processi partecipativi e decisionali, lineari e trasparenti (attraverso il procedimento del débat public per investimenti di grande portata); una politica industriale che guardi al futuro e favorisca l’evoluzione delle caratteristiche del sistema economico regionale; un rapporto virtuoso ed equilibrato tra ambiente, economia del mare (salvaguardia della biodiversità lagunare, rilancio dell’economia ittica nella sua complessità) e manifattura, affinché il no all’investimento Metinvest-Danieli diventi così un’occasione e un’opportunità per rilanciare una progettualità nuova; l’attuazione del Piano di gestione delle Zsc/Zps della laguna di Marano e Grado; l’accessibilità ai contesti e interventi programmati sul canale di accesso a Porto Nogaro e via terra; la predisposizione e l’approvazione per la Ziac del Piano territoriale infraregionale per supportare una strategia logistico-industriale sostenibile sotto l’aspetto economico, sociale e ambientale, per il quale è fondamentale il ruolo del Cosef”.

“Queste proposte – concludono Martines e Pozzo – necessitano di risorse finanziarie per almeno 200 milioni di euro su base decennale e verranno condivise con le comunità locali. Infine, confluiranno in una mozione che porteremo in Consiglio regionale per chiedere un impegno concreto e sostenibile della Giunta regionale”.

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