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Cambia il bike sharing a Udine: nuove linee di indirizzo dalla giunta

Niente più stalli fissi, biciclette moderne – anche con pedalata assistita – e una diffusione della mobilità sostenibile più ampia su tutto il territorio comunale

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Cambia il bike sharing a Udine
Cambia il bike sharing a Udine

UDINE – La città di Udine si doterà presto di un servizio di bike sharing completamente rinnovato: niente più stalli fissi, biciclette moderne – anche con pedalata assistita – e una diffusione della mobilità sostenibile più ampia su tutto il territorio comunale. È quanto prevede in estrema sintesi il documento approvato dalla Giunta comunale nel corso dell’ultima seduta e prossimo alla discussione in sede di Consiglio Comunale, con le nuove linee di indirizzo per la concessione del servizio di bike sharing in città.

L’attuale UdineBike si sviluppa in 24 stazioni fisse con quasi 300 cicloposteggi, ma a 15 anni dalla sua inaugurazione i malfunzionamenti sono frequenti e le biciclette – 45 sono quelle ancora utilizzabili – non permettono di godere appieno delle potenzialità della mobilità sostenibile, perché esclusivamente a spinta muscolare e piuttosto datate, oltre che limitate necessariamente dai luoghi in cui si trovano le stazioni di posteggio. In tutte le grandi città d’Europa, con numerosi esempi anche in Italia come Milano, Roma, Bologna, Palermo, Firenze, Bergamo e Mantova, solo per citarne alcune, il servizio di bike sharing prevede il noleggio in modalità free flow, cioè senza stazioni fisse e con il blocco automatico della bicicletta.

Le linee di indirizzo puntano ad andare in questa direzione anche per il nuovo servizio che prenderà il via nella città di Udine, con alcuni importanti accorgimenti per prevenire fenomeni di abbandono o sosta selvaggia dei cicli.

“Sulla scia delle più importanti città italiane ed europee, è necessario che la città di Udine si doti di un servizio di bike sharing moderno, facile da utilizzare e che davvero incentivi la mobilità sostenibile. Per com’è fatta, Udine è la città ideale per essere attraversata in bicicletta tanto dai suoi cittadini quanto dai pendolari e dai numerosi visitatori che vi trascorrono uno o più giorni, ma il servizio attuale con stazioni fisse e mezzi datati, di fatto, blocca questo potenziale”, commenta l’assessore alla Mobilità Ivano Marchiol. Ad oggi sono disponibili 45 biciclette, con il nuovo servizio i mezzi saranno decuplicati, avranno la pedalata assistita e saranno distribuiti su tutto il territorio comunale. Un deciso passo avanti della nostra città verso un modo di spostarsi nuovo, che non dipenda dall’automobile, e che porti Udine al livello delle più avanzate città europee“, spiega Marchiol.

Le nuove biciclette dovranno essere dotate di geolocalizzazione e di bloccaggio automatico tramite un’apposita applicazione per smartphone, da dove sarà possibile anche pagare il noleggio, sottoscrivere abbonamenti o richiedere assistenza. Il servizio sarà disponibile su tutto il territorio comunale. All’interno del cosiddetto “Ring” delimitato da viale Trieste a est, via Caccia e via San Daniele a Nord, viale Ledra e Via Marangoni proseguendo su viale Duodo e via Marco Volpe a ovest e viale Europa Unita con la stazione dei treni e l’autostazione a sud, saranno predisposte apposite stazioni virtuali, cioè aree definite dove sarà possibile lasciare la bicicletta dopo l’utilizzo e trovarne disponibili in gruppo, consentendo il rispetto degli spazi pubblici e il mantenimento di un alto livello di decoro urbano. Al di fuori dell’area dell’”Anello” invece si potrà terminare la corsa sostanzialmente ovunque, ma sarà valutata la realizzazione di alcuni confini per la sosta in alcuni poli attrattori dei quartieri, per permettere un facile reperimento delle biciclette.

Il bike sharing, così pensato, punta a rendere la mobilità sostenibile più capillare sul territorio e di più facile utilizzo grazie a biciclette moderne e un’app dedicata. L’obiettivo è agevolare gli spostamenti dell’ultimo miglio di cittadini, studenti e lavoratori, in alternativa all’automobile, ma anche aumentare la quantità e la qualità degli spostamenti a disposizione di turiste e turisti nei periodi di maggiore flusso di visitatori da fuori città.

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