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Aperto il nuovo dormitorio nel quartiere Aurora: 24 posti letto e docce calde per i senza tetto

La struttura sarà aperta tutti i giorni fino al 30 aprile, un periodo di due mesi e mezzo circa in cui le temperature notturne potranno ancora essere piuttosto basse,

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Udine, aperto il nuovo dormitorio nel quartiere Aurora
Udine, aperto il nuovo dormitorio nel quartiere Aurora

UDINE – Ha aperto il dormitorio per persone senza fissa dimora allestito negli spazi dell’ex scuola Fritz ed ex laboratori dell’Istituto Stringher nel quartiere Aurora.

La struttura, la cui gestione è stata affidata dalla Caritas Diocesana di Udine, rimane aperta dalle 19 alle 7 del mattino successivo e mette a disposizione 24 posti letto per la notte, un cambio di biancheria e di abiti puliti provenienti dall’Emporio Pan e Gaban, un kit di base per la prima igiene personale e uno spazio dove potersi fare una doccia calda.

Il nuovo dormitorio sarà aperto tutti i giorni fino al 30 aprile, un periodo di due mesi e mezzo circa in cui le temperature notturne potranno ancora essere piuttosto basse, mettendo in pericolo l’incolumità delle persone che sono costrette a passare la notte all’aperto.

“Ritengo che fornire un letto caldo, un cambio d’abiti pulito e la possibilità di curare la propria igiene personale sia un’azione doverosa da parte di un’amministrazione pubblica quando le difficoltà economiche e sociali finiscono per compromettere la dignità stessa delle persone”, commenta l’assessore all’Equità sociale Stefano Gasparin.

“Grazie a questa iniziativa, come anche mediante la Stazione di posta e la struttura con 6 posti letto per l’emergenza freddo di via Pastrengo vogliamo intercettare quelle fasce di popolazione più fragili ed esposte a marginalità sociale ed economica. Non intendiamo infatti dare solamente una risposta concreta, fornendo i beni di primissima necessità come un luogo sicuro per riposare e mantenere un’igiene personale dignitosa, ma anche intraprendere un percorso di reciproca fiducia con le persone accolte, con l’intento finale di restituire loro un certo grado di autonomia”, spiega infine l’assessore.

Gli addetti della Caritas infatti si occuperanno di accogliere gli ospiti e allo stesso tempo anche di creare con loro un dialogo per dare il la ad un percorso educativo specifico.

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