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Pucinum, il vino dell’Imperatrice Livia si rinnova nel rispetto della tradizione

Il vino Pucinum, dedicato all’imperatrice Livia, unisce tradizione e innovazione. Presentato da Maurizio Lenarduzzi, il progetto esalta le eccellenze del territorio friulano, con il sostegno delle istituzioni locali

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Vigneto - Pucinum, il vino dell’Imperatrice Livia si rinnova nel rispetto della tradizione
Vigneto (© Depositphotos)

Il vino Pucinum, da sempre legato alla storia e alla tradizione del territorio del Villaggio del Pescatore a Duino Aurisina, è tornato alla ribalta grazie a un’iniziativa che unisce passato e futuro. L’etichetta, dedicata all’imperatrice romana Livia, è stata presentata da Maurizio Lenarduzzi, imprenditore e promotore del progetto Bacino dell’Alto Adriatico. L’evento, tenutosi il 22 settembre, ha visto la partecipazione di autorità locali e regionali, tra cui l’assessore alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro.

Un omaggio all’imperatrice Livia e alla storia del territorio

La nuova etichetta del vino Pucinum è ispirata alla figura di Livia Drusilla, seconda moglie dell’imperatore Augusto, la cui longevità è stata spesso attribuita al consumo regolare di questo vino, prodotto nell’antica regione del Carso. Come riportato dagli storici dell’epoca, Livia considerava il Pucinum un elisir di lunga vita, consumandone un bicchiere ogni giorno. Questo legame storico, profondamente radicato nel territorio, rappresenta un valore aggiunto per la promozione del vino locale.

Fabio Scoccimarro, durante la cerimonia, ha evidenziato l’importanza di questo progetto per il rilancio dei prodotti locali, sottolineando come l’iniziativa di Lenarduzzi combini tradizione e innovazione: “Mi complimento con l’imprenditore Lenarduzzi perché con i suoi progetti porta avanti la cultura e i prodotti del territorio, innovando e guardando sì al futuro ma con le radici solidamente legate al passato”.

Innovazione e tradizione, la visione di Maurizio Lenarduzzi

Maurizio Lenarduzzi, titolare della Marina Timavo, ha sempre puntato a valorizzare le risorse del territorio, non solo attraverso la produzione del vino Pucinum, ma anche con il suo sostegno al progetto Bacino dell’Alto Adriatico, che mira a sviluppare il potenziale enogastronomico e turistico della regione. L’imprenditore è stato elogiato dall’assessore per la sua poliedricità e la capacità di coniugare l’innovazione con la promozione della tradizione storica locale.

Grazie al marchio registrato del vino Pucinum, Lenarduzzi ha voluto creare un prodotto che non solo rappresenti l’eccellenza enologica, ma che sia anche un simbolo di identità culturale per il Friuli-Venezia Giulia. L’etichetta dedicata a Livia è il perfetto esempio di come si possa guardare al passato per costruire il futuro, mantenendo intatti i valori del territorio.

L’importanza del territorio e delle istituzioni

Alla presentazione erano presenti, oltre a Scoccimarro, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e il sindaco di Duino Aurisina Igor Gabrovec, a testimoniare l’interesse delle istituzioni locali per il progetto. Il vino Pucinum non è solo un prodotto di qualità, ma un veicolo per promuovere la cultura enologica del Friuli-Venezia Giulia a livello nazionale e internazionale, rafforzando il legame con le radici storiche.

L’assessore Scoccimarro ha infatti ribadito quanto sia fondamentale valorizzare i prodotti locali che raccontano la storia e l’identità del Carso. Progetti come quello di Lenarduzzi sono cruciali per lo sviluppo economico e turistico della regione, poiché uniscono territorio, storia e innovazione in un prodotto di alta qualità.

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