Eventi & Cultura
Villaggio del Pescatore: un tesoro paleontologico svelato da nuove tecnologie
Nuove scoperte al Villaggio del Pescatore: tecnologie avanzate rivelano dettagli sorprendenti sui dinosauri e l’ecosistema
Questo pomeriggio, presso l’Urban Center di Trieste, si è tenuto un importante incontro intitolato “Dinosauri e molto altro: le nuove scoperte del Villaggio del Pescatore”, organizzato nell’ambito dell’iniziativa “Aspettando la Notte dei Ricercatori”. L’evento ha offerto al pubblico uno sguardo affascinante sulle recenti ricerche paleontologiche condotte presso il noto sito fossilifero del Villaggio del Pescatore, situato a Duino-Aurisina, nel cuore del Friuli-Venezia Giulia.
L’introduzione dell’assessore Babuder
L’incontro è stato aperto dall’assessore alle Politiche del territorio di Trieste, Michele Babuder, il quale ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa per il territorio. Ha dichiarato: “È con particolare piacere che introduco l’incontro in questa sala, realizzata dall’Amministrazione comunale, a beneficio delle eccellenze del nostro territorio.” Il riferimento dell’assessore va alla collaborazione tra il Comune di Trieste e l’azienda locale Zoic srl, un’eccellenza mondiale nel campo della paleontologia, che ha permesso lo studio approfondito dei reperti del Villaggio del Pescatore.
La squadra di ricerca e le tecniche innovative
I protagonisti della ricerca hanno condiviso i risultati ottenuti negli ultimi anni grazie all’uso di tecnologie avanzate. Il team è composto da studiosi provenienti dall’Università di Bologna, dall’Università di Trieste, dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e da esperti di Elettra Sincrotrone Trieste. Tra questi spiccano i nomi di Diego Dreossi, Maurizio Polentarutti, il professor Federico Fanti e Marco Muscioni.
Uno degli aspetti più interessanti dell’incontro è stato l’approfondimento sulle nuove tecniche di indagine utilizzate, in particolare la tomografia a raggi X. Questo strumento permette di analizzare l’interno delle ossa fossilizzate senza danneggiarle, rivelando dettagli nascosti da milioni di anni. Questa tecnologia ha permesso di guardare oltre la superficie dei fossili, rivelando informazioni cruciali per la comprensione dell’evoluzione e della biologia degli antichi abitanti della Terra.
Il “Villaggio del Pescatore” e le sue meraviglie
Il Villaggio del Pescatore è uno dei siti paleontologici più importanti d’Italia, noto per il ritrovamento di Antonio, un dinosauro appartenente alla specie Tethyshadros insularis. Scoperto negli anni ’90, Antonio è considerato il dinosauro più completo mai rinvenuto in Italia. Ma il sito nasconde molto di più. Nel corso degli anni, sono stati trovati diversi esemplari fossili che raccontano una storia dettagliata del passato remoto del Friuli-Venezia Giulia.
Durante l’incontro, è stato evidenziato come ogni reperto estratto sia stato analizzato “come se fosse visto per la prima volta”, grazie alle tecnologie moderne. Questo approccio ha permesso di ottenere una fotografia dettagliata dell’ecosistema che si è conservato nel sito, fornendo nuove informazioni non solo sui dinosauri, ma anche sulla flora e sulla fauna che popolava la regione durante il Cretaceo.
Le scoperte sorprendenti
Tra i reperti analizzati, spiccano due studi fondamentali che hanno fornito risultati sorprendenti. Il primo riguarda proprio il celebre Antonio, il dinosauro del Villaggio del Pescatore. Grazie alla collaborazione con Elettra Sincrotrone Trieste, i ricercatori sono riusciti a ricostruire il sistema vascolare del becco di Antonio, una scoperta straordinaria che ha fornito nuovi indizi sul modo di vivere di questo dinosauro estinto da circa 80 milioni di anni.
Il secondo reperto riguarda il cranio di un piccolo coccodrillo chiamato Acynodon, anch’esso ritrovato nel Villaggio del Pescatore. Questo animale, simile ai coccodrilli attuali, presentava però una caratteristica unica: i suoi denti. Grazie allo studio dei denti di Acynodon, i ricercatori sono stati in grado di determinare il tipo di alimentazione di questa creatura, svelando ulteriori dettagli sull’ecosistema del Cretaceo.
L’importanza delle nuove tecnologie nella paleontologia
Le scoperte presentate durante l’incontro dimostrano quanto siano importanti le nuove tecnologie nel campo della paleontologia. La possibilità di esaminare l’interno dei fossili con tecniche non invasive, come la tomografia a raggi X, rappresenta un passo avanti cruciale nello studio della vita preistorica. Non solo permette di preservare i reperti, ma offre una visione più completa e dettagliata delle caratteristiche biologiche degli animali estinti.
Grazie a queste tecnologie, il Villaggio del Pescatore continua a essere un sito di riferimento per la paleontologia mondiale, attirando l’attenzione di studiosi e appassionati da tutto il mondo.
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