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Economia & Lavoro

Le specie molluschi in FVG rischiano l’estinzione: la denuncia dei pescatori

La molluschicoltura friulana in crisi: clima e mucillagini riducono drasticamente vongole, fasolari e cozze nell’Alto Adriatico

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Moria molluschi in Fvg
Moria molluschi in Fvg

FedAgriPesca FVG lancia un grido d’allarme: la molluschicoltura nel Friuli-Venezia Giulia è sull’orlo del collasso. Le conseguenze della crisi climatica e l’intensificarsi del fenomeno delle mucillagini stanno mettendo in ginocchio i pescatori friulani e i loro colleghi veneti, costretti a manifestare per chiedere attenzione e interventi concreti. “Si è creata una situazione che sta mettendo in crisi un intero settore economico”, dichiara Achille Ghenda, responsabile pesca di FedAgriPesca FVG.

Molluschi in calo: vongole e fasolari quasi estinti

La situazione è critica: le vongole della specie Chamelea gallina non si pescano più dal 2013, e i tentativi di reintroduzione hanno finora fallito. Altrettanto grave è la diminuzione della vongola verace (Ruditapes philippinarum), sparita dal litorale friulano. Negli ultimi mesi, anche i fasolari e le cozze, un tempo abbondanti, hanno subito drastici cali, con una riduzione rispettivamente dell’80-90% per i fasolari e del 70-80% per le cozze. Questa situazione sta generando gravi ripercussioni economiche per i pescatori e per l’intera economia legata alla molluschicoltura.

Cause e conseguenze della crisi: clima e mucillagini

Secondo gli esperti, a influire sono diversi fattori: l’aumento delle temperature estive, la presenza massiccia di acqua dolce e la proliferazione delle mucillagini, una sostanza gelatinosa che si sviluppa nelle acque a seguito di cambiamenti ambientali. Il fenomeno della mucillagine, dopo anni di assenza, è tornato in maniera estesa nelle acque dell’Alto Adriatico.

Le mucillagini, divenute uno strato compatto e diffuso nella colonna d’acqua, limitano il ricambio gassoso e ostacolano la sedimentazione del plancton, fondamentale per il nutrimento dei molluschi. In questo scenario, i banchi naturali di molluschi si ritrovano senza ossigeno e con una ridotta possibilità di alimentarsi, compromettendo la loro sopravvivenza.

Il ruolo del granchio blu e delle alte temperature

A peggiorare ulteriormente la situazione è anche la presenza invasiva del granchio blu, specie aliena che minaccia l’equilibrio dell’ecosistema marino locale. La crisi è stata acuita dall’evento alluvionale del maggio 2024, che ha innalzato la temperatura dell’acqua marina, con un aumento medio di 1,5 °C negli ultimi 40 anni. Tale innalzamento termico, aggravato dal persistere di temperature superiori ai 28 °C nelle acque di fondo, ha causato un aumento delle morti tra i molluschi bivalvi.

Un settore economico al collasso

Il settore della molluschicoltura è in crisi e, con esso, l’intero indotto economico che ruota attorno alla pesca dei molluschi. A rischio non sono solo i pescatori, ma anche tutte le attività correlate, che contribuiscono significativamente all’economia locale. “È una situazione drammatica che mette a rischio non solo i molluschi, ma un’intera economia locale”, afferma Marino Regeni, presidente del Consorzio Gestione Molluschi di Monfalcone (Cogemo).

Richieste di intervento urgente per salvare la molluschicoltura

Di fronte a questa emergenza, FedAgriPesca FVG e Cogemo lanciano un appello agli amministratori pubblici e agli enti competenti, chiedendo misure urgenti per monitorare e gestire la situazione ecologica nelle lagune. “È necessario un intervento immediato, con maggiore ricerca e un monitoraggio puntuale delle condizioni ecologiche”, sottolineano Ghenda e Regeni.

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