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Cronaca & Attualità

Sicurezza sul Natisone: tredici Comuni uniti per sensibilizzare la popolazione

Un progetto educativo coinvolge 13 Comuni per promuovere la sicurezza e il rispetto ambientale lungo il fiume Natisone

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Ponte del diavolo, di Cividale del Friuli, sul Natisone - Conoscere il Natisone
Ponte del diavolo, di Cividale del Friuli, sul Natisone ( © Depositphotos)

Con il cambiamento climatico e i fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti, è fondamentale adottare un approccio consapevole nei confronti dell’ambiente fluviale. Per questo motivo, nasce il progetto “Vivere il Natisone in sicurezza”, un’iniziativa volta a sensibilizzare la popolazione sui pericoli del fiume e a diffondere una cultura della sicurezza e del rispetto ambientale.

Chi partecipa e chi organizza

L’iniziativa è proposta da Wild Valley S.r.l., attuata dal Comune di Manzano (capofila del Contratto di Fiume Natisone) e finanziata dalla Regione Friuli Venezia Giulia – Servizio difesa del suolo. Coinvolge ben tredici Comuni del territorio, con l’obiettivo di educare cittadini e studenti a riconoscere i pericoli del fiume e adottare comportamenti adeguati.

Attività e formazione sul campo

Il progetto prevede un’ampia gamma di attività formative, rivolte sia agli adulti che ai più giovani:

  • Serate informative nei Comuni coinvolti, per approfondire gli aspetti idrologici del Natisone e le principali regole di sicurezza.
  • Incontri con le scuole: studenti delle scuole secondarie di primo grado parteciperanno a sessioni teoriche e pratiche, con esercitazioni sul campo.
  • Attività di acquatrekking e prove pratiche in acqua, per imparare a riconoscere i segnali di pericolo, attraversare il fiume in sicurezza e utilizzare tecniche di soccorso con corde da lancio.
  • Materiale informativo multimediale, con la realizzazione di un video educativo e libretti illustrativi adatti a tutte le età.

Quando e dove si svolgerà

Il percorso informativo partirà venerdì 14 marzo da Cividale e proseguirà fino a metà aprile, con eventi e incontri programmati in nove Comuni del territorio. Gli studenti di sette istituti comprensivi saranno accompagnati lungo il Natisone per osservare da vicino le aree critiche e imparare a individuare zone a rischio e possibili rifugi naturali in caso di emergenza.

Un impegno per la sicurezza e l’ambiente

L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso la tutela ambientale e la sicurezza in aree naturali. La cronaca ha purtroppo riportato numerosi incidenti avvenuti lungo il Natisone, come il recente caso di un giovane argentino rimasto bloccato sul greto del fiume a Purgessimo. Progetti come questo rappresentano un’opportunità preziosa per sensibilizzare la popolazione e prevenire situazioni di pericolo.

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