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Festival delle Regioni: innovazione e sanità, la ricetta di Fedriga per sfidare le crisi globali
Il governatore Massimiliano Fedriga chiude il Festival delle Regioni a Venezia e lancia un appello: valorizzare l’industria hi-tech italiana, diversificare i mercati, ridurre le liste d’attesa sanitarie e gestire meglio i fondi Ue

«L’Italia non è soltanto turismo, arte e storia: è anche un Paese capace di produrre innovazione, alta formazione e tecnologia avanzata». Con queste parole il governatore Massimiliano Fedriga ha chiuso a Venezia la quarta edizione del Festival delle Regioni e delle Province autonome, ribadendo la necessità di raccontare un’Italia che investe in ricerca e competenze industriali. L’obiettivo – ha spiegato – è costruire un’economia più solida e resiliente, capace di competere sui mercati internazionali.
Diversificare per resistere alle crisi
Richiamando la crisi energetica seguita alla guerra in Ucraina, Fedriga ha avvertito che dipendere da un solo cliente o da un’unica fonte di approvvigionamento espone il sistema produttivo a gravi criticità. Serve quindi una strategia di diversificazione che protegga le imprese italiane da future tensioni geopolitiche e renda più stabile la crescita.
Sanità: poteri sostitutivi e liste d’attesa
Tra i temi più sensibili, il governatore ha indicato la sanità. I poteri sostitutivi previsti per ridurre le liste d’attesa devono poggiare su parametri chiari e criteri oggettivi: «In passato – ha ricordato – i commissariamenti hanno limitato l’operatività delle Regioni senza portare risultati concreti». Il messaggio è chiaro: servono regole trasparenti che sostengano, e non penalizzino, la governance sanitaria territoriale.
Regioni protagoniste dell’internazionalizzazione
Fedriga ha sottolineato come le Regioni possano mettere a frutto le loro competenze per promuovere le eccellenze produttive sui mercati esteri. Un ruolo di supporto attivo all’internazionalizzazione rafforzerebbe l’intero sistema Paese, consentendo a distretti e filiere di scegliere le opportunità migliori e di presentarsi uniti all’estero.

Il governatore Massimiliano Fedriga con il presidente di Regione Veneto Luca Zaia
Fondi europei: gestione più vicina ai territori
Sul fronte dei fondi europei, il governatore ha espresso preoccupazione per una eccessiva centralizzazione nella loro gestione: «Un approccio troppo accentratore rischia di ridurre l’efficacia degli interventi». Fedriga propone una cabina di regia che mantenga la visione strategica nazionale ma dia spazio alle specificità territoriali, evitando la frammentazione delle risorse.
Una visione di sistema Paese
«Le Regioni non vogliono essere autoreferenziali, ma operare in una logica di sistema Paese – ha concluso Fedriga –. Il Friuli-Venezia Giulia, come gli altri territori, è pronta a fare squadra per un’Italia più innovativa, competitiva e resiliente». Un messaggio che trova ampia condivisione anche a livello europeo, dove cresce la consapevolezza che solo un equilibrio tra strategia d’insieme e valorizzazione locale può trasformare i fondi pubblici in benefici concreti per cittadini e imprese.
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