Sanità che prevede e previene, la vision di Fedriga sull’IA

«Dobbiamo sfruttare l’Intelligenza artificiale per potenziare il sistema sanitario e colmarne le criticità», ha affermato il governatore Massimiliano Fedriga al convegno “L’IA per cambiare la sanità”, ospitato nella cornice di Villa Manin. L’obiettivo è passare da un modello reattivo a uno predittivo, capace di monitorare costantemente lo stato di salute dei cittadini.

Dal dato alla cura

Fedriga sottolinea come “implementare l’utilizzo dei dati nella medicina predittiva” possa migliorare significativamente la qualità di vita collettiva. Big data e algoritmi permetterebbero diagnosi precoci, gestione personalizzata delle cronicità e riduzione dei ricoveri inutili.

Un progetto condiviso

Per il presidente della Regione, il percorso dev’essere graduale e corale, coinvolgendo Regioni, Governo, professionisti e cittadini. Solo così si potrà rimodellare l’organizzazione sanitaria, oggi sotto pressione per l’aumento delle patologie croniche.

Regole europee, innovazione locale

La sfida è anche normativa: «Servono regole equilibrate a livello europeo», ha detto Fedriga, per evitare sia la deregolamentazione sia lacci troppo rigidi che potrebbero frenare la ricerca. Mantenere leadership tecnologica ed etica in Europa diventa dunque strategico.

IA al servizio dell’organizzazione

Oltre agli aspetti clinici, l’IA può snellire la gestione delle prenotazioni e dei flussi di lavoro, liberando tempo ai professionisti sanitari. Più dati significa investimenti mirati dove c’è reale bisogno, con benefici che si riflettono su pazienti e conti pubblici.

Prospettive per la Friuli-Venezia Giulia

Con una popolazione sempre più longeva, la Friuli-Venezia Giulia punta a diventare laboratorio di sanità digitale. Il messaggio di Fedriga è chiaro: responsabilità condivisa e governo del cambiamento saranno decisivi per trasformare la tecnologia in salute concreta.

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