Cronaca & AttualitàUdine
Dizionario digitale e IA: il futuro della lingua friulana
Alla Quarta Conferenza regionale sul friulano, l’Arlef punta su innovazione e digitale per rilanciare l’uso della marilenghe

“La tecnologia non è il nemico delle lingue minoritarie, ma il loro alleato più prezioso”. Con queste parole, William Cisilino, direttore dell’Arlef (Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane), ha aperto i lavori della Quarta Conferenza regionale sulla lingua friulana, ponendo le basi per il Piano di politica linguistica 2026-2030. L’obiettivo centrale del Piano è chiaro: rafforzare l’uso del friulano nei media, nella pubblica amministrazione e, soprattutto, nei sistemi digitali e di intelligenza artificiale.
Cinque strumenti tecnologici per il futuro digitale friulano
Elena Zanussi, funzionaria Arlef, ha definito con chiarezza i capisaldi tecnologici su cui investire per il rilancio linguistico della marilenghe:
- Dizionario digitale
- Correttore ortografico
- Tastiera in friulano
- Sintesi vocale (Text-to-Speech)
- Riconoscimento vocale (Speech-to-Text)
Nel 2024 sono partiti importanti progetti pilota: sistemi che trascrivono automaticamente audio in friulano e leggono testi scritti ad alta voce. Il sogno più ambizioso rimane sviluppare un vero e proprio Large Language Model nativo friulano, integrabile in piattaforme di IA generativa, come ChatGPT.
Social media e traduttori: il friulano online in crescita
Parallelamente, l’Arlef lavora intensamente sull’accessibilità digitale. Tra i progetti in corso, c’è lo sviluppo di un traduttore automatico friulano-italiano e il potenziamento di strumenti già consolidati, come il Grant dizionari bilengâl talian-furlan, con oltre 138.000 lemmi, e il Coretôr ortografic furlan, capace di riconoscere più di 3 milioni di parole. Importante anche la Tastiere furlane, essenziale per scrivere correttamente, e risorse dedicate alla creazione di siti web interamente in friulano.
Sui social media, il friulano sta vivendo una rinascita significativa, come sottolineato da Marco Torresin, funzionario Arlef. I numeri parlano chiaro: TiceTacFurlan conta quasi 25 milioni di visualizzazioni, mentre il canale YoupalTubo supera i 17.000 iscritti. Tuttavia, nonostante i contenuti audiovisivi e i doppiaggi di cartoni animati, manca ancora un notiziario televisivo integralmente in friulano.
Pubblica amministrazione e friulano: progressi significativi
Il nuovo Piano mira a consolidare ulteriormente il friulano nella pubblica amministrazione. Come sottolineato da Veronica De Giorgio dello Sportello regionale per la lingua friulana, l’uso della lingua madre negli uffici pubblici è un diritto fondamentale. Nel 2024 sono state fornite ben 658 consulenze linguistiche agli enti locali, e il bilinguismo visivo è ormai diffuso nell’83% dei comuni friulanofoni, raggiungendo il 91% nell’ex provincia di Udine. La formazione del personale cresce, specialmente nel settore sanitario: interagire nella lingua madre fa sentire i cittadini più accolti e compresi.
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