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Università di Trieste: numeri vincenti per occupazione e stipendi

Rapporto AlmaLaurea: laurearsi a Trieste garantisce occupazione e stipendi più alti della media italiana

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Università di Trieste -
Università di Trieste ( © Depositphotos)

TRIESTE – Il rapporto AlmaLaurea, giunto alla sua ventisettesima edizione, analizza le performance occupazionali di oltre 305 mila laureati, evidenziando il successo degli studenti dell’Università di Trieste. L’84% dei laureati triennali trova lavoro rapidamente, un dato che supera nettamente la media italiana del 78%. Per chi conclude la laurea magistrale, la situazione migliora ulteriormente, con un tasso occupazionale dell’87%. Dopo cinque anni dalla laurea, questa percentuale sale addirittura al 93%.

Stipendi più alti della media

La retribuzione netta mensile di chi si laurea all’ateneo giuliano è significativamente superiore rispetto alla media nazionale. I laureati triennali guadagnano mediamente 1.522 euro al mese, superando i dati nazionali (1.492 euro) e regionali (1.497 euro). Per chi consegue una laurea magistrale, la retribuzione mensile media supera i 1.600 euro subito dopo la laurea. A distanza di cinque anni, gli stipendi crescono ulteriormente: quasi 2.000 euro per i triennali e oltre 2.000 euro per i laureati magistrali.

Trieste attrae studenti da fuori regione

L’università triestina continua a confermarsi una meta privilegiata per gli studenti fuori regione. Il 41,5% dei laureati proviene infatti da altre regioni italiane, contro il 33,8% regionale e il 24,5% nazionale. L’ateneo attrae anche un numero significativo di studenti stranieri, pari al 4,8%, superiore alla media regionale del 3,6%. Nei corsi magistrali biennali, la presenza di studenti esterni sale addirittura al 47,9%, con un 6% di studenti provenienti dall’estero.

Dove lavorano i laureati triestini

La ripartizione tra pubblico e privato varia a seconda del tipo di laurea conseguita. Tra i laureati magistrali a ciclo unico, il 49% trova impiego nella pubblica amministrazione, mentre il restante 51% lavora nel privato. Al contrario, chi ha una laurea triennale si orienta prevalentemente verso il settore privato (71%), con circa il 20% occupato nel pubblico. Per chi conclude la laurea magistrale biennale, il settore privato resta predominante (57%), anche se una significativa percentuale (38%) sceglie il pubblico impiego.

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