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Gorizia, inaugurato l’ambulatorio di cure palliative

Inaugurato a Gorizia l’ambulatorio di cure palliative simultanee per affrontare precocemente cronicità e sintomi, promuovendo qualità della vita e integrando cure curative e palliative. Riccardi sottolinea l’importanza della territorialità

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Cure palliative - inaugurato il nuovo ambulatorio a Gorizia
Cure palliative (© Depositphotos)

È stato inaugurato stamani presso l’Ospedale San Giovanni di Dio di Gorizia il nuovo Ambulatorio di cure palliative simultanee, struttura innovativa che punta a migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti cronici, integrando cure palliative e trattamenti curativi fin dalle prime fasi della malattia.

La cerimonia ha visto la partecipazione dell’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, che ha evidenziato l’importanza di questo modello di assistenza basato su competenze interdisciplinari. “Questo ambulatorio è il frutto di un lavoro impegnativo, che finalmente riceve un riconoscimento concreto – ha dichiarato Riccardi –. Puntiamo ad affrontare la cronicità in maniera integrata, anticipando interventi che finora venivano posticipati a fasi più avanzate e critiche della malattia”.

L'assessore Riccardi nel corso del suo intervento

L’assessore Riccardi nel corso del suo intervento

Un modello integrato e multidisciplinare

L’ambulatorio rappresenta un modello all’avanguardia di cure simultanee, ovvero trattamenti che accompagnano le terapie curative o di mantenimento senza aspettare l’aggravarsi delle condizioni del paziente. Questo approccio consente di gestire precocemente sintomi, dolore, e supporto psicologico, sociale e spirituale, aumentando così l’efficacia complessiva delle cure e il benessere generale della persona assistita.

Territorialità e lotta all’inappropriatezza

Secondo Riccardi, è necessario superare la visione ospedale-centrica, tradizionalmente focalizzata sull’acuzie, e diffondere capillarmente sul territorio risposte più appropriate alle esigenze reali. “La catena assistenziale deve essere estesa al territorio – ha ribadito l’assessore –. In questo modo combattiamo l’inappropriatezza, garantendo cure adeguate a tutti e riducendo i casi di sovraccarico ingiustificato degli ospedali”.

La sfida della longevità e il cambiamento del sistema

L’allungamento dell’aspettativa di vita impone una riorganizzazione dei servizi sanitari che, secondo Riccardi, non va interpretata come una sottrazione di servizi, ma come una razionalizzazione per garantire risposte più efficaci e mirate. “Non si tratta di togliere, ma di adattare le risposte alle nuove esigenze – ha concluso Riccardi –. Serve flessibilità per accompagnare le trasformazioni della società e le esigenze di una popolazione sempre più anziana”.

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