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Guardia Costiera: Trieste festeggia i 160 anni della Capitaneria di porto
Trieste celebra i 160 anni della Capitaneria di porto-Guardia costiera con un concerto in Piazza Unità. Autorità civili e militari onorano il Corpo fondato nel 1865, pilastro della sicurezza marittima e dello sviluppo del Friuli-Venezia Giulia

Ieri 23 giugno, il Palazzo della Regione Friuli-Venezia Giulia, affacciato su Piazza Unità d’Italia, si è trasformato in un auditorium sul mare per ospitare il concerto dell’Orchestra di Fiati del Conservatorio “G. Tartini”, diretta dal Maestro Antonio Fracchiolla, evento clou delle celebrazioni per il 160° anniversario del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera.
Autorità civili e militari a fianco dei “fari” del mare
Alla serata hanno preso parte il vicecomandante generale, ammiraglio Sergio Liardo, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e il commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale Antonio Gurrieri, a sottolineare il ruolo strategico della Guardia Costiera per lo sviluppo dello scalo giuliano e dei traffici dell’intera regione.
«Il mare è nel DNA della nostra comunità» ha ricordato l’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti, ringraziando «le donne e gli uomini in divisa bianca» che garantiscono, 24 ore su 24, la sicurezza della navigazione, la tutela ambientale e la serenità delle attività sportive e commerciali.

L’assessore Roberti (a destra) con il sindaco Dipiazza (a sinistra) e il capitano Del Prete (al centro)
Dal 1865 a oggi, 160 anni di storia
Il Corpo nacque il 20 luglio 1865 con il Regio Decreto 2438 firmato da Vittorio Emanuele II: da allora le Capitanerie hanno ampliato competenze e mezzi, diventando un presidio insostituibile contro inquinamento, traffici illeciti e rischi per la vita umana in mare.
Gestione dei flussi crocieristici, transizione energetica dei porti, controllo dei cavi sottomarini e contrasto ai cambiamenti climatici sono le sfide che, secondo Roberti, «sapremo trasformare in opportunità di crescita» grazie alla professionalità di un Corpo ormai proiettato verso la digitalizzazione delle flotte e la collaborazione con Università e imprese blue-tech.
Il compleanno “tondo” sarà ricordato per tutto il 2025 con mostre, regate solidali e serate di gala – da Taormina a Rimini – per raccontare il legame, mai interrotto, fra la Guardia Costiera e le comunità costiere italiane.
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