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Economia & Lavoro

Geoeconomia: «Europa in ritardo, servono scelte coraggiose»

Al convegno della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, Rampini e Buttiglione sollecitano una svolta su merito, innovazione e ricerca.

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convegno “Evoluzione geoeconomica tra instabilità e opportunità”
convegno “Evoluzione geoeconomica tra instabilità e opportunità”

«Serve una scossa per restare competitivi»: è il messaggio lanciato oggi, venerdì 4 luglio, durante il convegno “Evoluzione geoeconomica tra instabilità e opportunità”, organizzato dalla Camera di Commercio di Pordenone-Udine con il sostegno della Fondazione Friuli. Protagonisti dell’incontro, tenutosi in Sala Valduga, l’economista Luigi Buttiglione e il giornalista Federico Rampini, che hanno messo in luce i rischi legati alla stagnazione europea e alle mancate scelte strategiche dell’Italia.

L’Italia ha imprese eccellenti, ma servono decisioni coraggiose

Buttiglione ha parlato di un’Italia con «imprese dinamiche e produttive», ma ancora troppo ai margini delle scelte che contano: «Finché non ci saranno persone all’altezza nelle stanze del potere, resteremo indietro». Ha sottolineato l’opportunità della de-globalizzazione, che permetterebbe di rimpatriare filiere produttive: un’occasione unica per il nostro Paese.

Rampini: «L’Europa è frenata da burocrazia e conservatorismo»

Dal canto suo, Rampini ha puntato il dito contro la burocrazia e le logiche conservatrici europee, che ostacolano la crescita: «Negli Stati Uniti la forza è nelle imprese, nella cultura dell’innovazione, nel coraggio di rischiare. In Italia troppo spesso queste spinte vengono soffocate». Il giornalista ha spiegato che anche il recente calo del dollaro non rappresenta un segnale negativo, ma una strategia deliberata di riequilibrio economico.

Friuli Venezia Giulia: una regione sensibile agli equilibri globali

In apertura, il presidente della Cciaa Giovanni Da Pozzo ha evidenziato come le tensioni internazionali abbiano un impatto diretto sul nostro territorio: «Dobbiamo monitorare costantemente gli scenari globali per reagire con prontezza». Ha inoltre ricordato l’impegno della Camera con il ciclo di eventi Open Dialogues for the Future, avviato nel 2022.

Anche Bruno Malattia, presidente della Fondazione Friuli, ha sottolineato l’importanza di tradurre le analisi globali in azioni locali concrete. Mentre il vicesindaco di Udine Alessandro Venanzi e il presidente del consiglio regionale Mauro Bordin hanno posto l’accento sulla sfida del cambiamento demografico, cruciale per il futuro competitivo del Paese.

Europa e Stati Uniti: traiettorie divergenti

Il confronto ha evidenziato come dagli anni 2000 Europa e Stati Uniti abbiano preso strade diverse. «Gli Usa hanno investito in settori ad alto valore aggiunto – ha spiegato Buttiglione – mentre l’Europa è rimasta indietro su tecnologia, ricerca e produttività». Secondo i relatori, l’unico segnale di risveglio arriva dalla Germania, grazie al nuovo governo Merz, che però, avvertono, «resta legato a formule troppo tradizionali».

Il convegno si chiude con uno sguardo letterario

L’appuntamento si è concluso con la presentazione del romanzo “Il gioco del potere” di Federico e Jacopo Rampini, un thriller geopolitico pubblicato da Mondadori che intreccia realtà e finzione. Jacopo Rampini, attore e sceneggiatore, ha sottolineato come il libro sia una sorta di continuazione narrativa delle complessità emerse nel convegno, offrendo un ulteriore spunto di riflessione sulle sfide geopolitiche e culturali contemporanee.

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