Cronaca & AttualitàTrieste
Peluche, reggiseni e bigiotteria tossica fermati in porto a Trieste
Blitz della Guardia di Finanza al porto di Trieste: fermati oltre 26mila articoli contraffatti provenienti dalla Cina.

La Guardia di Finanza di Trieste, in collaborazione con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, ha sequestrato oltre 26 mila articoli contraffatti provenienti dalla Cina, destinati al mercato tedesco. Il sequestro è avvenuto nei giorni scorsi nell’area portuale giuliana durante un controllo mirato su merce trasportata da convogli ferroviari.
Peluche di Pikachu contraffatti destinati alla Germania
Fra i prodotti sequestrati c’erano anche quasi 500 peluche contraffatti, raffiguranti \”Pikachu\”, famoso personaggio dei Pokèmon. La contraffazione è stata accertata tramite specifiche perizie tecniche condotte dalla stessa Nintendo, detentrice ufficiale dei diritti sul personaggio. Prima di giungere nello scalo triestino, la merce aveva fatto tappa anche in Grecia.
Bigiotteria contenente sostanze pericolose
Durante l’operazione sono stati sequestrati circa 1500 articoli di bigiotteria. Questi prodotti, dopo accurate analisi chimiche effettuate in laboratorio, sono risultati contenere sostanze ritenute nocive per la salute, configurandosi così come una seria minaccia per i potenziali acquirenti.
Reggiseni contaminati: sequestrati oltre 13mila pezzi
Una seconda cassa, anch’essa proveniente dalla Cina e destinata alla Germania, ha richiamato l’attenzione delle autorità. I finanzieri hanno così scoperto e sequestrato più di 13 mila reggiseni che, dopo analisi approfondite, si sono rivelati anch’essi contaminati da sostanze definite pericolose per la salute.
Valore economico della merce ed evasione fiscale scoperta
L’operazione della Guardia di Finanza ha portato alla luce un valore complessivo della merce sequestrata pari a 140 mila euro. È stata inoltre accertata un’evasione fiscale di circa 36 mila euro, somma che sarebbe stata sottratta alle casse dello Stato italiano. Questo intervento rappresenta un duro colpo al commercio illegale di articoli contraffatti e pericolosi, proteggendo così la salute pubblica e il mercato legale europeo.
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