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Attacco razzista a Trieste, offeso il Consolato sloveno: interviene la Digos

Condanna unanime dopo l’apparizione di un cartello offensivo sulla sede del Consolato sloveno a Trieste: indagini in corso.

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Polizia
Polizia ( © Depositphotos)

Un cartello con la scritta offensiva “Consolato dei slavi di m**”** è apparso questa mattina sulla targa del Consolato della Slovenia a Trieste, in via del Teatro romano 24. L’ingresso della sede diplomatica è sorvegliato da una telecamera, e il materiale incriminato è stato prontamente prelevato dalla Digos della questura di Trieste, che ha già avviato le indagini per risalire agli autori dell’atto.

Immediate reazioni politiche

Appena diffusa la notizia, non sono mancate le prime, dure prese di posizione politiche. I consiglieri comunali del Partito democratico Barbo, Repini, Čok e Ukmar hanno espresso attraverso una nota la loro “rabbia, sconcerto e preoccupazione” per quanto accaduto, definendo la scritta “vergognosa” e riportando alla mente periodi storici di “conflittualità che pensavamo essere retaggio del passato”.

I consiglieri democratici, manifestando la propria solidarietà al Console e al personale del Consolato sloveno, chiedono una rapida risposta anche dall’amministrazione comunale, ricordando la mozione presentata dal gruppo PD nella primavera 2024, poi recepita dalla Giunta, che condanna atti di vandalismo e richiede immediate manifestazioni di solidarietà verso le vittime.

“Nell’esprimere la nostra totale solidarietà al Console e a tutto il personale del Consolato – scrivono i consiglieri del PD – auspichiamo che anche dall’amministrazione comunale venga una pronta risposta”. Il messaggio dei consiglieri è chiaro: Trieste non può e non deve tollerare atti simili, definiti “rigurgiti di un passato nazionalista e razzista”.

L’intervento della senatrice Tatjana Rojc

Anche la senatrice del Pd, Tatjana Rojc, ha condannato fermamente il gesto definendolo un “rigurgito di odio etnico”. Secondo la parlamentare, simili insulti rappresentano sentimenti che “speravamo si fossero persi dalla memoria ma che ritroviamo ancora vivi e velenosi”.

Rojc chiede alle istituzioni cittadine una forte presa di posizione, una chiara condanna e un gesto di solidarietà verso la minoranza slovena offesa. Ha inoltre sottolineato quanto sia inquietante per chi subisce tali atti trovarsi improvvisamente bersaglio di odio etnico.

Indagini in corso

Intanto, proseguono serrate le indagini della Digos della questura di Trieste per individuare i responsabili. Si attendono ulteriori sviluppi sul caso nelle prossime ore.

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