Udine
Dal diploma al manager: la scalata lampo dei talenti ITS Malignani
Giovani friulani dai banchi dell’ITS alle chiavi del management alberghiero in tempo record

Con un diploma da 110 e lode all’ITS Malignani di Udine, indirizzo turismo, e appena vent’anni, Athos Conchione, Gabriele Di Cicco e Nicola Bernardi hanno compiuto il grande salto: dall’aula alla squadra manageriale dell’Hotel President di Lignano Riviera. Con incarichi rispettivamente di revenue assistant, supervisor food & beverage e manager assistant & quality supervisor, i tre dimostrano che la valorizzazione del talento giovanile è già realtà.
Il progetto “The Game – Management e Ospitalità 4.0”
Il loro percorso nasce con “The Game – Management e Ospitalità 4.0”, format ideato dal direttore Alberto Lavorgna e sostenuto dalla Società Lignano Pineta. Il programma, nato a Lignano Sabbiadoro e oggi replicato in tutta Italia, unisce formazione pratica e stage in strutture ricettive, colmando il divario fra teoria e attività sul campo.
Lo stage che fa la differenza
Proprio all’Hotel President i tre giovani hanno svolto il tirocinio formativo: mesi di pratica in cui hanno trasformato nozioni tecniche in competenze operative. È bastato il tempo di discutere il progetto finale perché la direzione decidesse di assumerli subito e affidare loro ruoli di responsabilità.
“La nostra politica delle risorse umane genera risultati concreti: collaboratori che tornano stagione dopo stagione, consolidando competenze, relazioni e senso di appartenenza” – sottolinea Lavorgna. Un caso emblematico? Caterina Bianchi, da apprendista receptionist a vicedirettrice.
Investire nei giovani talenti
Per Giorgio Ardito, presidente della Società Lignano Pineta, la scelta è strategica: “Stiamo dimostrando che si può essere profittevoli investendo sui giovani: l’eccellenza del servizio nasce dalla valorizzazione delle risorse umane”. In un settore competitivo come il turismo, puntare su entusiasmo e competenze fresche diventa vantaggio competitivo.
Il successo del trio conferma che sinergia tra istituti tecnici, imprese e territorio può produrre carriere accelerate e benefici per l’intero comparto. Un modello da esportare, capace di offrire ai giovani motivati una corsia preferenziale verso posizioni di vertice e, al contempo, garantire alle aziende personale qualificato e fidelizzato.
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