Cronaca & AttualitàRegione FVG
Festival del Cambiamento Gorizia 2025: programma e temi
Fedriga: «Il Festival del Cambiamento è un appuntamento cruciale per riflettere su pace, giustizia e futuro dell’Europa»

Gorizia si prepara a diventare laboratorio internazionale di dialogo e convivenza. Mercoledì 8 ottobre la città ospiterà il Festival del Cambiamento: Gorizia città della pace giusta, evento promosso dalla Camera di commercio Venezia Giulia insieme a International Strategic Network (Isn) e MedOr Italian Foundation, in collaborazione con la Regione Friuli-Venezia Giulia e con il patrocinio di Unioncamere e dell’Università di Trieste.
Durante la presentazione, il governatore Massimiliano Fedriga ha sottolineato il valore del Festival come spazio di riflessione sulle grandi trasformazioni globali: «Parlare oggi di pace giusta significa riconoscere che non si tratta solo di assenza di conflitti, ma di giustizia, dialogo e rispetto della dignità umana».
Quattro panel di confronto internazionale
Il Festival si articolerà in quattro momenti di approfondimento.
- Il primo analizzerà il futuro dell’Europa in un contesto di crisi multiple.
- Il secondo si concentrerà sull’impatto economico dei conflitti.
- Il terzo esplorerà il ruolo del multilateralismo e della diplomazia.
- L’ultimo porterà sul palco le testimonianze dirette dei giornalisti di guerra.
Un approccio che, secondo Fedriga, renderà l’appuntamento unico nel panorama europeo.
Economia, rotte globali e logistica
Il presidente della Regione ha evidenziato i riflessi che le dinamiche internazionali hanno anche sul territorio friulano. In particolare ha citato l’Imec, il corridoio economico India-Medio Oriente-Europa, considerato un’infrastruttura chiave per la ricostruzione post-bellica e per le nuove catene logistiche globali.
Fedriga ha inoltre richiamato l’attenzione sulle nuove rotte commerciali, come quella polare, che potrebbero ridimensionare il ruolo del Canale di Suez e, di conseguenza, anche i traffici del Mediterraneo e del sistema portuale regionale. «La nostra regione – ha detto – deve saper valorizzare i propri asset strategici e prepararsi a scenari in rapida evoluzione».
Il valore delle testimonianze
Un altro punto centrale del Festival sarà la voce di chi ha vissuto i conflitti sul campo. Fedriga ha ricordato l’importanza della presenza di giornalisti come Fausto Biloslavo e Andrea Romoli, capaci di raccontare con esperienza diretta la complessità delle guerre. «Distinguere i fatti dalla propaganda è essenziale – ha osservato – e solo offrendo punti di vista diversi possiamo stimolare una coscienza critica nei cittadini».
La rete istituzionale e internazionale
Alla presentazione sono intervenuti il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia Antonio Paoletti, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, l’inviato speciale dell’Italia per il Corridoio Imec e fondatore di Isn Francesco Maria Talò in videocollegamento, oltre agli inviati di guerra Biloslavo e Romoli. Una rete di attori istituzionali e internazionali che conferma la portata del Festival.
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