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Spillette d’oro in Consiglio comunale: scoppia la polemica a Trieste

Il presidente del Consiglio comunale Ribetti regala ai consiglieri una medaglietta col simbolo del Comune. Scoppia la polemica

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Palazzo comunale Trieste
Palazzo comunale Trieste ( © Depositphotos)

A Trieste la politica ha scoperto il potere taumaturgico del metallo lucido. Il presidente del Consiglio comunale, Francesco Ribetti, ha deciso di donare una medaglietta con il logo del Comune a tutti i consiglieri, spiegando che si tratta di “un segno per rafforzare il legame tra i consiglieri, il loro mandato e i cittadini”.
Un gesto simbolico, ispirato alle onorificenze cavalleresche, ma che ha suscitato più ironia che entusiasmo. Il motivo? Le spillette sono state acquistate con fondi pubblici, dopo che lo stesso Ribetti ha ripristinato il fondo dell’Ufficio di Presidenza, eliminato negli anni scorsi per ragioni di sobrietà.

Spillette d’oro e unanimità trasversale

Il risultato è che 39 consiglieri, il sindaco e lo stesso presidente potranno ora sfoggiare la loro spilla dell’orgoglio municipale, simbolo di appartenenza e di “autostima civica”. Nessuno, almeno in aula, ha espresso indignazione. Maggioranza e opposizione, stavolta, si sono ritrovate d’accordo: nessuno si lamenta quando arriva un regalo.
Solo una nota di colore: i consiglieri della Lega, già carichi di simboli, rischiano l’“effetto albero di Natale civico” tra lo stemma di Alberto da Giussano e la nuova medaglietta triestina.

La polemica social di Pirotta

A rompere l’armonia è stata Irene Pirotta (Pd), che ha attaccato pubblicamente Ribetti su Facebook. “Regalo avuto con i soldi dei contribuenti” ha scritto la consigliera, lamentando inoltre che sul suo pacchetto fosse scritto “al consigliere” e non “alla consigliera”. Una polemica di genere che ha subito incendiato i social.

La replica del presidente

Ribetti ha risposto con toni formali, difendendo la sua iniziativa come “una spesa istituzionale e non personale”:

“L’investimento – ha dichiarato – mira a dotare i consiglieri degli strumenti utili all’espletamento del mandato. Non è un regalo, ma un modo per rafforzare l’identità dell’istituzione e promuovere l’orgoglio civico.”
Ha poi richiamato il valore dei simboli nella storia nazionale, dal tricolore all’inno, come segni di unità e appartenenza.

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