Eventi & CulturaRegione FVG
Da Gauguin a Hopper, la mostra Confini supera quota 30mila presenze nei primi 50 giorni
La mostra “Confini” a Villa Manin supera i 32mila visitatori in 53 giorni. Grande apprezzamento dal pubblico e un evento speciale il 26 dicembre con videomapping e spettacolo pirotecnico
La mostra “Confini. Da Gauguin a Hopper. Canto con variazioni”, ospitata a Villa Manin, continua a registrare numeri da record. Nei primi 53 giorni di apertura sono stati 32.917 i visitatori che hanno scelto di scoprire il percorso espositivo curato da Marco Goldin: 10.310 ingressi in ottobre, 17.702 a novembre e 4.905 solo nei primi giorni di dicembre. Un risultato che, come sottolineato dal vicegovernatore con delega alla Cultura Mario Anzil, rappresenta un segnale «straordinariamente positivo» per la cultura in Friuli-Venezia Giulia.
Visitatori da tutta Italia e alto gradimento
Al di là dei numeri, ciò che colpisce maggiormente è il gradimento del pubblico, proveniente «praticamente da tutta Italia». Molti visitatori hanno raccontato la sorpresa nel trovare «così tante opere straordinarie concentrate in un unico luogo», nonostante la mostra fosse già stata ampiamente presentata dai media. Accanto ad Anzil erano presenti il curatore Marco Goldin e la direttrice dell’Erpac Lydia Alessio-Vernì, che hanno evidenziato la capacità dell’esposizione di generare un forte richiamo culturale e turistico.
Il vicegovernatore Mario Anzil all’illustrazione dei dati sulla mostra Confini, insieme al curatore della mostra Marco Goldin e la direttrice di Erpac Lydia Alessio- Vernì
Un evento speciale il 26 dicembre
Durante l’incontro è stato annunciato un evento unico in programma il 26 dicembre alle ore 18 a Villa Manin:
- Videomapping a tema Confini, una narrazione visiva proiettata sulla facciata della villa e accompagnata da musiche registrate di Remo Anzovino;
- Spettacolo pirotecnico di 15 minuti alle 18.45;
- Biglietto speciale a 8 euro, con riduzione valida anche per l’ingresso alla mostra.
Un appuntamento pensato per ampliare l’esperienza immersiva dell’esposizione e trasformare Villa Manin in un grande palcoscenico all’aperto.
Arte, tecnologia e partecipazione: l’anima dell’evento
Secondo Anzil, la mostra e il nuovo evento celebrano la natura stessa della “cultura di frontiera”, caratteristica del Friuli-Venezia Giulia: non spettatori passivi, ma protagonisti dell’arte.
Le tecnologie utilizzate nel videomapping – ha spiegato – non sono mero esercizio estetico, ma un vero «dialogo tra forme espressive, l’antico che si fonde con il contemporaneo».
Il pubblico diventerà parte dell’opera stessa: «l’insieme delle persone sarà esso stesso un’esposizione, una forma d’arte contemporanea».
L’invito conclusivo del vicegovernatore è un messaggio culturale e umano insieme: ritrovare «il piacere della convivialità, dello stare bene insieme». In un momento complesso, vivere una esperienza artistica condivisa a Villa Manin diventa anche un simbolo di ritorno alla socialità e al tempo per sé e per gli altri.
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