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Pordenone, donna delle pulizie ruba oro per anni nelle case dei clienti: arrestata e coinvolti anche i figli

Arrestata 42enne in provincia di Pordenone: rubava oro e gioielli durante le pulizie e li rivendeva nei compro oro con l’aiuto dei figli

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Gioielli in oro - Furto gioielli in oro
Gioielli in oro ( © Depositphotos)

Una 42enne originaria della Puglia, domiciliata in provincia di Pordenone, è finita agli arresti domiciliari il 4 dicembre dopo che i Carabinieri di Polcenigo hanno ricostruito una serie di furti messi a segno tra il 2023 e il 2025 nelle case dove lavorava come donna delle pulizie. Approfittando dell’accesso agli appartamenti, avrebbe sottratto oro, monete e gioielli per un valore totale stimato attorno ai 100mila euro.

La denuncia che ha dato avvio all’indagine

Le indagini sono partite da una querela per la sparizione di monete d’oro del valore di 56.590 euro. La vittima aveva assunto la donna come collaboratrice domestica tra settembre 2024 e giugno 2025. Gli elementi raccolti hanno presto indirizzato gli investigatori verso la 42enne, sospettata di avere colpito più volte.

Il cellulare che incastra la sospettata

La svolta è arrivata dal telefono cellulare della donna, sequestrato a luglio: al suo interno i militari hanno trovato foto delle monete d’oro rubate e poi rivendute, oltre a immagini di altri monili. Quando le fotografie sono state mostrate ai clienti, questi hanno riconosciuto i gioielli come propri. Le perquisizioni nelle abitazioni hanno confermato le sparizioni.

La rete delle rivendite nei “Compro Oro”

I Carabinieri hanno poi controllato diversi Compro Oro della provincia, scoprendo che la 42enne aveva rivenduto altri preziosi tra il 2023 e il 2025. In diversi casi a presentarsi nei negozi erano stati i suoi due figli, di 21 e 19 anni, ora deferiti per ricettazione nell’ambito dello stesso procedimento penale.

Un bottino da 100mila euro e l’ordinanza di arresto

Secondo gli inquirenti, la collaboratrice domestica avrebbe raccolto un bottino complessivo stimato in 100mila euro. La Procura di Pordenone ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare ai domiciliari. Gli accertamenti continuano per verificare se esistano ulteriori episodi di furto e per recuperare i preziosi ancora dispersi.

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