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Eventi & Cultura

Trasferta in Asia per il musicista tarvisiano Alberto Busettini

In qualità di direttore artistico del Festival Risonanze, presso il dipartimento di Music Business Busettini è stato invitato a tenere due conferenze sul format consolidato della kermesse musicale

Redazione Online

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MALBORGHETTO-VALBRUNA – Invitato dalla Assumption University of Thailand, unica università del sud-est asiatico a vantare due corsi principali di Clavicembalo e Liuto attivati dal maestro Jacopo Gianninoto, il musicista tarvisiano Alberto Busettini terrà una masterclass di clavicembalo e alcune lectures alla prestigiosa School of Music coordinata da Navaya Shinasharkey.

DUE DIPARTIMENTI – L’istituto musicale universitario di Bangkok è strutturato in due dipartimenti, Music Program e Music Business: nel primo, diretto dal Dr. Woraket Tagosa, lavora anche l’italiano Alberto Firrincieli, concertista di fama internazionale, direttore della IKA – International Keyboard Academy – e del Bangkok International Piano Festival, che da anni occupa la posizione di fulltime lecturer per i corsi di clavicembalo e composizione ed improvvisazione classica. «Ho incontrato Alberto Firrincieli ad un convegno sulla musica italiana da tasto in Texas –  racconta Busettini -. L’invito da parte dell’università mi rende orgoglioso e soprattutto sarà stimolante interagire con il panorama musicale thailandese e capire quali siano le prospettive per la musica antica nel sud est asiatico».

MASTERCLASS – Alberto Busettini terrà una masterclass di clavicembalo agli studenti iscritti al programma di musica antica. Inoltre darà una lecture dal titolo “BWV 1050, sintesi bachiana tra stile italiano e francese” agli studenti del corso di storia della musica. Infine, in qualità di direttore artistico del Festival Risonanze, presso il dipartimento di Music Business Busettini è stato invitato a tenere due conferenze sul format consolidato della kermesse musicale: “Risonanze: from a cultural concept to economic development”.  «Quando ho parlato alla direzione dell’università di Risonanze – continua Busettini – ho notato subito un grande interesse soprattutto per quanto riguarda il format e mi è stato chiesto di presentarlo agli studenti che studiano management musicale ed economia della musica. L’interesse è quello di dimostrare come un evento culturale radicato nel territorio possa diventare anche un volano di crescita economica sia per i musicisti che per l’indotto turistico che può creare». Con gli studenti del dipartimento di Music business verranno esaminate le strategie attuate che hanno permesso al festival di crescere molto nelle prime edizioni, facendo leva su turismo esperienziale, offerte complementari a quelle musicali, gadget che esaltino il territorio e lavorino sulla dimensione del ricordo e del passaparola. Non da ultimo studiando la costruzione di un piano finanziario che a lungo termine sappia integrare i finanziamenti pubblici con sponsorizzazioni private e mecenatismo culturale.

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