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Cronaca & Attualità

Cavarzerani, iniziati i trasferimenti di migranti nelle altre regioni

La soddisfazione di sindaco e assessore Ciani, che domani vedranno il ministro Lamorgese

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UDINE – “Finalmente oggi, grazie alla all’azione congiunta di Comune e Prefettura, adiamo a svuotare l’ex caserma Cavarzerani dal grosso delle presenze che in questi mesi hanno affollato la struttura superando di gran lunga e in maniera inaccettabile i numeri stabiliti dall’intesa Anci-Viminale sottoscritta del 2016 dall’allora Ministro dell’Interno Minniti e rappresentando un pericolo non solo dal punto di vista sociale ma anche da quello sanitario. Oggi i richiedenti ospitati scendono infatti a quota 234, e siamo determinati a ridurne ulteriormente il numero nelle prossime settimane”. Lo dichiara Alessandro Ciani, assessore alla sicurezza del Comune di Udine.

“Alla soddisfazione per questo risultato – prosegue Ciani -, per il quale voglio ringraziare personalmente il prefetto Angelo Ciuni, resta tuttavia il rammarico per il fatto che, anche di fronte ad un tema che non dovrebbe prevedere contrapposizioni politiche, e mi riferisco alla salute delle persone, ci sia stato chi è riuscito a fare comunque polemica contestando irresponsabilmente la decisione, che rivendico con forza e con orgoglio, di mettere in quarantena i richiedenti, alcuni dei quali erano risultati positivi al Covid. In molti casi si tratta delle stesse persone ed esponenti politici che in questi giorni hanno denunciato il sovraffollamento della Cavarzerani dimenticandosi di rivolgersi al Governo, di cui il loro partito fa parte, e facendo finta di non ricordare che, solo qualche anno fa, quando la città era amministrata dalla sinistra, le presenze alla Cavarzerani avevano superato quota mille”.

Anche il sindaco Pietro Fontanini ha espresso la sua soddisfazione per i trasferimenti. “Desiderio ringraziare Ciuni non solo per avere mantenuto al parola, che prevedeva che, una volta terminata la quarantena presso la Cavarzerani, si sarebbe proceduto con massicci trasferimenti verso altre Regioni, ma anche per essere sempre stato presente in questi mesi e per essersi speso in prima persona nella ricerca di una soluzione al problema”.

“Martedì – aggiunge Fontanini – cercherò di far capire al ministro dell’Interno Lamorgese che, per evitare che la situazione torni al punto di partenza, è necessario che la nostra città e l’intero Friuli siano presidiati in maniera costante bloccando i flussi migratori provenienti dalla rotta balcanica direttamente ai confini di Stato ed evitando in questo modo che siano poi i Comuni a sobbarcarsi i costi per l’accoglienza di migranti economici e improbabili minorenni dai capelli brizzolati e che la salute delle persone sia messa in pericolo da un ritorno dei contagi”.

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