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Esce “Whatever”, esordio dei Joyce

Potente, disperato, esplosivo, poetico: il 6 novembre il release sulle principali piattaforme musicali in streaming

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foto: Joyce

TRIESTE – Se il 2020 non è certamente un anno prodigo di esibizioni dal vivo, analogo discorso non è certo valido per le pubblicazioni. Ultima uscita made in FVG in ordine cronologico l’EP di esordio dei Joyce, band di Trieste che negli ultimi due anni aveva vinto tutti i contest regionali in materia di rock: “Play/Homepage” a Udine, “Ronki’n’Roll” a Ronchi dei Legionari e “Julia Rock” di Latisana.

Le sei tracce di Whatever, produzione indipendente registrate nello studio del tecnico del suono Fabio Zinco, è il risultato del lavoro degli ultimi anni per la band che porta il nome del noto poeta James Joyce, che visse per anni nel capoluogo giuliano nei primi del Novecento e che incarna lo spirito internazionale che anime le tracce del medesimo EP. Il duo chitarra voce di Jody e Nikolas prende forma dapprima nell’underground berlinese per poi ritornare nella città natale dove diventerà l’odierno quartetto con Alessandro on drumming ed Igor al basso e lasciando alle spalle anche un lungo soggiorno londinese per il frontman che certo non canta in un inglese maccheronico, anzi. 

Dicevamo, da venerdì 6 novembre sulle principali piattaforme di musica in streaming si potranno ascoltare le sei tracce della band: il nichilismo di Negative Grace, l’esplosività di Rebirth, la decadenza di Underground danno la cifra stilistica della formazione con una lontana parentela a quella fase del rock underground che è passato sulla strada ora dei Placebo, poi dei Muse ma con quel taglio che vira verso il poetico in un dosato equilibrio tra potenza, disperazione e melodia.

<<Trieste si sta svegliando>>, ci racconta, il frontman che in uno dei talent sopracitati è stato paragonato per somiglianza (non musicale!) al primo Miguel Bosé da una nota conduttrice radiofonica del FVG, <<perché c’è una scena musicale underground che ha dell’interessante e noi cerchiamo di dare il nostro contributo! Anche se i posti per la musica live bisogna dire che scarseggiano.>>

E parlando proprio di live, la parentesi dal vivo (dove i Joyce rendono in maniera eccelsa) è temporaneamente in stand-by e lungi dalla banalità dell’esibizione in streaming sarà un piacere vederli riprende la tournée che a fine dello scorso anno li aveva visti esordire anche in Germania, partecipando allo “Young Talent Stage” dell’Open Source Festival a Düsseldorf e esibendosi in alcuni club Berlinesi, come il celebre Marie Antoinette, il TIEF, il Loophole, e l’iconico Wild at Heart. Per poi ritornare sul “luogo del delitto”. ancora Berlino ad inizio 2020 per firmare un contratto con Optical Records e Kontor New Media per le future produzioni.

Per ulteriori info: Joyce

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