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Digital divide in Fvg: realizzati interventi infrastrutturali in oltre 200 comuni

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FVG – Prosegue l’impegno di Tim per chiudere il digital divide in Italia. Il Friuli Venezia Giulia è da oggi la seconda Regione italiana, dopo la Puglia, a tagliare questo importante traguardo.

E’ stato completato, infatti, il piano di copertura in banda ultralarga attraverso la rete FTTx (ovvero con tecnologie FTTC fino a 200 Mbps  e FTTH fino a 1 Gigabit/s), raggiungendo oltre il 99% delle famiglie che utilizzano la rete fissa gestita dall’operatore, a cui si aggiungono le connessioni ultrabroadband FWA e satellitari. Nonostante l’emergenza Covid-19 sono stati realizzati interventi infrastrutturali in oltre 200 comuni per costruire nuove reti o ampliare quelle esistenti, assicurando a cittadini e imprese connessioni ultrabroadband.

“Esprimiamo grande soddisfazione per il completamento nella nostra Regione del piano di copertura in banda ultralarga attraverso la rete Fiber to the x (Fttx) che permette di raggiungere oltre il 99% delle famiglie del Friuli Venezia Giulia che utilizzano la rete fissa gestita da Tim. Questo risultato risponde alla necessità, più volte rappresentata al Governo nazionale, di imprimere una forte accelerazione al processo di infrastrutturazione delle reti digitali sull’intero territorio italiano”. Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, commenta così la notizia diffusa da Tim. “Il fatto che, per quanto riguarda questo importante operatore delle telecomunicazioni, la nostra Regione sia tra le prime in Italia a completare questo progetto, dimostra ancora una volta – sottolinea Fedriga – quanto il Friuli Venezia Giulia sia tra i principali protagonisti della rivoluzione digitale nel nostro Paese”.

“Questa infrastruttura di rete – aggiunge l’assessore regionale ai Sistemi informativi Sebastiano Callari – si caratterizza per una velocità di trasmissione sensibilmente più elevata a favore degli utenti finali. Per implementare questo importante progetto è stata scelta subito la nostra Regione proprio perché Insiel ha messo a disposizione di Tim una buona parte della propria dorsale, che si caratterizza per grande affidabilità e per essere ben sviluppata sul territorio, evitando così all’azienda di telecomunicazioni nuovi e costosi scavi”.

“Siamo certamente contenti per il raggiungimento di questo obiettivo ma c’è ancora tanto lavoro da fare. Uno dei nostri compiti primari – afferma Callari in conclusione – resta infatti quello di svecchiare i processi di comunicazione, sempre più strategici per affrontare al meglio le sfide del prossimo futuro”.

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