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Green pass in mensa, l’allarme della Uilm di Trieste: «Rischio guerra tra poveri»

Nota della Segreteria del sindacato: «E’ assolutamente incoerente che un lavoratore possa lavorare senza green pass ma non possa consumare un pasto alla mensa della stessa azienda»

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TRIESTE – “Chiediamo al Governo di assumersi la responsabilità nel legiferare in maniera chiara e risolutiva” in merito a Green pass e accesso alle mense aziendali, “senza circolari interpretative che rischiano unicamente di generare il caos tra i lavoratori e di scatenare la guerra tra poveri”: è quanto chiede in una nota la segreteria della Uilm di Trieste e Gorizia, riferendo di “tanti lavoratori che oggi sono stati costretti a consumare il pasto sui marciapiedi, sotto al sole. Scene che non vorremmo mai vedere”.

“In relazione all’accesso alle mense aziendali solo se muniti di Green pass, riteniamo che all’interno delle aziende debbano valere i protocolli anti-Covid sottoscritti con le parti sociali – sostiene la UIlm – gli stessi protocolli che hanno garantito in un anno e mezzo di pandemia di poter proseguire con le attività industriali e di accedere alle mense aziendali in sicurezza”.

“Il Governo – ricorda il sindacato – in un chiarimento interpretativo ha associato i locali mensa ai ristoranti. La diretta conseguenza è che in diverse aziende del territorio oggi è stato impedito ai lavoratori di accedere e consumare i pasti se sprovvisti di Green pass”.

La Uil chiede infine “alle aziende del territorio di sospendere immediatamente tali direttive e di proseguire con l’applicazione dei protocolli già in utilizzo all’interno di tutte le realtà produttive. A nostro parere è assolutamente incoerente che un lavoratore possa lavorare senza green pass ma non possa consumare un pasto alla mensa della stessa azienda”.

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