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Torna Asparagus: dal 22 aprile al 3 giugno pietanze d’eccellenza in sette ristoranti

Presentata la 21esima edizione della manifestazione, simbolo di ripartenza dopo la pausa forzata della pandemia. Si comincia al Grop per arrivare all’ultima tappa Da Toni a Gradiscutta

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UDINE – L’edizione 2019 di Asparagus, ultima ad “andare in scena” prima del Covid, ha portato nei sette ristoranti protagonisti circa 1.350 persone. E c’è tutta l’intenzione di ripetere e magari superare il successo per questa nuova edizione, pronta a siglare la ripartenza dopo un biennio quanto mai complesso e ad animare per sette venerdì consecutivi, tra il 22 aprile e il 3 giugno, altrettanti “top restaurants” della regione.

Asparagus 2022 è stato presentato  in conferenza stampa da Alessandro Salvin o, meglio, il Duca Alessandro I del Ducato dei vini friulani, ducato che è l’ideatore e promotore, fin dal 1981, di questa manifestazione, sostenuta anche da Promoturismo Fvg e dalla Camera di Commercio Pordenone-Udine, che ha ospitato l’appuntamento con i giornalisti.

Il presidente camerale Giovanni Da Pozzo ha fatto gli onori di casa, in Sala dell’Economia, di rientro dalla Cerimonia per i 170 anni della Polizia, in cui, ha riferito il presidente, «è stato espresso un concetto perfetto per darci speranza dopo questi due anni di pandemia: la forza della normalità. Nonostante ci troviamo con una situazione geopolitica internazionale preoccupante – ha evidenziato Da Pozzo –, stiamo lentamente vedendo la luce per quanto riguarda il Covid e finalmente si comincia a parlare di nuovo di eventi del territorio, una vera ricchezza per la vitalità delle nostre comunità e della nostra economia. Asparagus è ormai un grande classico tra gli eventi di qualità: ha il pregio di ruotare attorno a un prodotto tipico fortemente rappresentativo della nostra regione, abbinato ai vini del territorio e all’alta ristorazione, richiamo turistico di assoluta eccellenza. Come Cciaa – ha concluso il presidente – siamo stati, siamo e sicuramente saremo al fianco di Asparagus e come noi ci sono tanti altri enti che sostengono questo evento, bel simbolo di ripartenza, così come tanti altri eventi che via via confidiamo torneranno a vivacizzare le nostre giornate e la nostra produttività».

Il Duca Alessandro I ne è convinto. «Per questa 21esima edizione – ha rimarcato – abbiamo grandi aspettative: c’è una squadra di sette tra i migliori ristoranti della regione pronta a mettersi all’opera per proporre l’asparago, rigorosamente friulano, declinato in svariate portate. I menù sono tutti diversi, ma abbiamo voluto mantenere un piatto comune, cioè il più semplice e goloso classico, “uova e asparagi”, che però sarà rivisitato dalla fantasia degli chef dei singoli ristoranti».

Ed eccoli, i ristoratori in calendario: il 22 aprile Al Grop di Tavagnacco (dove Asparagus è nato), il 29 aprile a La Dinette di Grado, il 6 maggio a Là di Moret di Udine, il 13 maggio alla Taverna di Colloredo di Monte Albano, il 20 maggio alla Lokanda Devetak di S. Michele del Carso, il 27 maggio Da Nando a Mortegliano, per concludersi il 3 giugno Da Toni a Gradiscutta di Varmo. Ogni menù sarà ovviamente abbinato «ai nostri meravigliosi vini friulani», ha chiosato Salvin, che ha anticipato l’intenzione, per l’edizione 2023, di ampliare la proposta di Asparagus a un territorio più ampio, coinvolgendo anche la montagna friulana.

Asparagus, come detto, è nata nel 1981 per volontà di Isi Benini, fondatore del Ducato dei vini, e di Elio Del Fabbro, patron del ristorante Al Grop di Tavagnacco. L’appuntamento non solo valorizza un prodotto come l’Asparago bianco di Tavagnacco, ma anche l’asparago di Fossalon e di altre località della regione dove questo ortaggio viene tradizionalmente coltivato.

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