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Il cordoglio di politica e sindacati per la morte di don Di Piazza

Fedriga: “Ha speso tutta la sua vita per gli altri, una figura che ha avuto un ruolo importante e sempre riconoscibile sul piano spirituale e sociale”

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FVG – “La scomparsa di don Pierluigi Di Piazza segna la perdita di un protagonista della scena regionale che ha speso tutta la sua vita per gli altri, una figura che ha avuto un ruolo importante e sempre riconoscibile sul piano spirituale e sociale”. Lo dichiara il governatore del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi. Per il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauroi Zanin, “la comunità regionale piange la scomparsa di don Pierluigi Di Piazza, uomo di chiesa ma soprattutto attivista dei diritti umani.  Lascia un grande vuoto a Pozzuolo del Friuli, ed in particolare al centro Balducci di Zugliano, da lui fondato e diventato la sua seconda casa”.

«Salutiamo un amico e un compagno di strada. Un uomo di fede che con la sua coerenza, il suo impegno costante per gli ultimi, per la pace, per l’accoglienza, à stato un punto di riferimento costante anche per il mondo del lavoro e in particolare per la Cgil, che al centro Balducci ha trovato una seconda casa». Sono le parole che il segretario generale della Cgil Friuli Venezia Giulia Villiam Pezzetta dedica a don Pierluigi Di Piazza, esprimendo il dolore e il cordoglio di tutta la confederazione per la scomparsa del sacerdote e fondatore del Centro Balducci di Zugliano. «Zugliano – ricorda ancora Pezzetta – ha ospitato spesso i nostri incontri sindacali e anche gli ultimi due congressi regionali: ricordiamo i suoi interventi, profondi e mai di rito, ricordiamo le sue riflessioni spesso scomode, ricordiamo e già rimpiangiamo la vicinanza che ha sempre saputo dimostrarci, mai in modo passivo, ma sempre con una capacità di stimolo che era tutt’uno con il suo modo di interpretare la fede cristiana e il messaggio evangelico, mai disgiunto da un impegno civile, sociale e anche politico».

Affranto anche il consigliere regionale del Pd Sergio Bolzonello: “Don Pierluigi Di Piazza. La prima volta lo vidi tanti anni fa in palestra a Vallenoncello di Pordenone, ospite della parrocchia.  Volevo guardare in faccia questo prete carnico, di Tualis di Comeglians, di cui avevo letto molto. E letto molto di quello che aveva scritto. Di fede, con i Vangeli come bussola indispensabile, del vivere assieme nella società contemporanea, con la Costituzione Italiana come rotta da seguire. Religione e laicità, perché Dio si manifesta attraverso gli uomini.  Di poche, pochissime parole quando parlava di sé, di tante e forti argomentazioni quando parlava di diritti delle persone.  Definirlo il prete degli ultimi è, anche se vero, riduttivo. Così come identificarlo solo con il Centro Balducci di Zugliano, di cui è stato fondatore ed anima.  Filosofo, prete, interprete dell’oggi, con una coerenza morale per me impressionante, ma soprattutto Profeta capace di indicarci la via.  Don Pierluigi Di Piazza ci ha lasciato stamane e già ci sentiamo più soli.  Ti sia lieve la terra Pierluigi”.
Per la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani “don Pierluigi era una persona speciale, sempre attento agli ultimi, un innovatore coraggioso, libero. Ha seguito e predicato con coerenza il magistero cristiano, e ha praticato senza risparmio l’impegno sociale e politico, non temendo di essere ‘segno di contraddizione’ e quando è stato necessario ‘pietra dello scandalo’. Col suo Centro Balducci, alla cui comunità va un pensiero commosso, ha svolto un lavoro che ci ha messo spesso di fronte alla durezza dei fenomeni migratori ma anche alla generosità intelligente di tanti operatori. Ci siamo scritti quando morì David Sassoli, ora non c’è più nemmeno lui e già ci manca”.

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