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Pnrr: le misure messe in campo dalla Regione a sostegno dei Comuni

Zilli: “Di fronte alle ingenti risorse messe a disposizione non possiamo permetterci di duplicare progettualità e fondi di finanziamento”

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UDINE –  “Di fronte alle ingenti risorse messe a disposizione non possiamo permetterci di duplicare progettualità e fondi di finanziamento. La sfida in cui è impegnata la Regione con competenza e coraggio è quella di portare le concrete esigenze del territorio nel contenitore finanziario più adatto e rendere i Comuni davvero competitivi rispetto agli obiettivi delle proprie comunità”. È l’analisi che l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli ha portato quale contributo al primo incontro annuale della smart community di Cantiere Friuli. La comunità degli amministratori del Friuli Venezia Giulia per lo sviluppo locale si è riunita a palazzo Grazzolini di Toppo Wasserman a Udine per discutere di visione strategica e opportunità del Fondo europeo di sviluppo regionale per i Comuni, in un convegno promosso dall’Università di Udine in collaborazione con Anci-Compa.

Dopo i saluti di Dorino Favot, presidente di Anci, e Franco Brussa, presidente di Aiccre Fvg, l’introduzione ai lavori è stata affidata al rettore Roberto Pinton e al professor Mauro Pascolini; è seguito un ampio e articolato intervento con cui l’assessore Zilli ha delineato l’approccio politico della Regione alla gestione delle ingenti risorse finanziarie seguite alla pandemia, con riferimento in particolare ai fondi Pnrr (oltre 1,6 miliardi assegnati al Friuli Venezia Giulia) e alla programmazione comunitaria Por-Fesr 21-27 (che assegna ulteriori 500 milioni di euro nel periodo). Secondo Zilli “questa fase ci ha dimostrato come sia fondamentale migliorare il rapporto delle Regioni con le istituzioni centrali, rendendo effettivo il principio di sussidiarietà che dovrebbe essere la leva dello sviluppo locale”.
Zilli si è quindi soffermata sulle azioni con cui la Regione ha rafforzato la propria solidità finanziaria “grazie soprattutto alla revisione dei patti finanziari tra Stato e Regione che regolavano la nostra contribuzione al saldo di finanza pubblica. Abbiamo rivendicato una vera autonomia per il Friuli Venezia Giulia che era ultima tra le regioni speciali e versava molto di più in proporzione alle altre specialità”.

Come ha spiegato Zilli “abbiamo voluto inserire una clausola di salvaguardia nel patto Fedriga-Tria che limita i prelievi straordinari a scapito delle casse regionali e che garantisce un cospicuo risparmio di risorse riportate a vantaggio dei cittadini del Friuli Venezia Giulia”. Zilli ha poi ricordato come la solidità del bilancio regionale abbia consentito di ricorrere all’indebitamento quando i tassi erano favorevoli “aggiungendo risorse preziose al programma regionale di investimenti”.
Zilli ha poi rimarcato le competenze messe in campo dalla Regione per supportare i Comuni nelle pianificazioni, con il Compa di Anci e con un pool di 26 esperti, cui si aggiunge la governance regionale dei fondi europei che grazie a una cabina di regia garantisce “la flessibilità necessaria affinché le risorse arrivino dove e quando servono”.

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