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Cronaca & Attualità

Nuova sezione dedicata alla “scuola di una volta” al museo Etnografico

La sala contiene i materiali virtuosamente donati dal maestro Gaetano Vinciguerra che nel corso degli ultimi anni ha condotto il salvataggio degli oggetti più rappresentativi dell’istituzione scolastica in Friuli

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UDINE – Continua l’ampliamento del percorso espositivo del museo Etnografico del Friuli attraverso la creazione della nuova sala permanente dedicata all’istruzione scolastica regionale denominata Tra il banco di legno e il calamaio. La scuola di una volta.
La sala, inaugurata in mattinata, contiene i materiali virtuosamente donati dal maestro Gaetano Vinciguerra che nel corso degli ultimi anni ha condotto una meritoria opera di salvataggio degli oggetti più rappresentativi dell’istituzione scolastica in Friuli ed in particolare delle scuole urbane e rurali dell’area di Udine. Una eccezionale raccolta, frutto di una sistematica attenzione alla salvaguardia del patrimonio scolastico altrimenti destinato all’oblio, che è stata presentata dal sindaco, Pietro Fontanini e dagli assessori Fabrizio Cigolot e Maurizio Franz. 

L’allestimento della sala permette un viaggio in un periodo della storia che segnò il passaggio di gestione delle scuole elementari dai comuni allo Stato. Una parte rilevante dell’esposizione è costituita da materiali dell’epoca, come l’arredo delle aule, il corredo dell’alunno, le pagelle, i registri e persino i quaderni dove si usava la lingua friulana e si studiava la cultura regionale. Si trovano i dettati delle maestre, i componimenti illustrati degli alunni, i loro diari e le pagine di cronaca della vita del tempo, il tutto riportato nei quadernetti con la cura per la bella scrittura e l’ordine. Il richiamo all’obbedienza e l’uso della bacchetta ricordano la severità della scuola di allora. I reperti esposti provengono dalle scuole udinesi e del Friuli.

Il percorso espositivo consente di operare un confronto con la realtà dell’oggi, così diversa per metodologie didattiche, approcci e contenuti. La sala sarà al centro di dibattiti e conferenze che coinvolgeranno i docenti in formazione e in servizio, sarà luogo di discussione e di confronto tra presente e passato per cogliere gli orientamenti futuri dell’educazione e dell’istruzione.

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